"Il nome di chi ha abusato di me è Brian Warner, anche conosciuto come Marilyn Manson". Inizia con l'identificazione diretta il messaggio di Evan Rachel Wood su Instagram. Poche parole, una rivelazione asciutta dopo aver taciuto a lungo i particolari. Che esplicita dolorosamente quanto già anticipato dall'attrice di Westworld di fronte ai giudici nel 2018, per rendere legge il Sexual Assault Survivors Bill Of Rights nei 50 stati USA, e in un'intervista a Rolling Stone l'anno successivo. "La mia esperienza con l'abuso domestico è stata questa: abuso psicologico tossico, fisico e sessuale che è iniziato lentamente ma è aumentato con il tempo, includendo minacce alla mia vita, severa manipolazione psicologica e lavaggio del cervello, risvegli accanto all'uomo che giurava di amarmi mentre mi violentava credendo che il mio corpo fosse svenuto" raccontò alla commissione. Molte interpretazioni avevano indicato nel cantante e musicista l'ipotetico predatore, ma Evan Rachel Wood Marilyn Manson non lo aveva mai pubblicamente accusato. Niente nomi. Fino a oggi.

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"Mi ha adescata quando ero un’adolescente e ha mostruosamente abusato di me per anni. Mi ha fatto il lavaggio del cervello, mi ha manipolata per sottomettermi a lui" scrive ufficialmente Evan Rachel Wood. Le cronache inscrissero la relazione tra Wood e Manson nello "stravagante": dal primo incontro ufficiale nel 2005 (poi non andato a segno perché l'attrice ebbe un breve flirt con Jamie Bell, il Billy Elliott conosciuto sul set di un videoclip dei Green Day, con il quale si sarebbe poi sposata nel 2012), all'inizio della relazione nel 2007 quando Wood aveva 19 anni fino alla fine nel 2010, ogni eccesso era visto come una nota di colore, un extra proibito per il cicaleccio gossip. Il coming out di Evan Rachel Wood sulla bisessualità nel 2011 l'ha poi relegata alla categoria delle "attrici difficili", un po' problematiche, impegnate. Di Manson ha parlato solo per sommi capi e simbolismo, aderendo ai grandi movimenti di protesta, tra cui #MeToo e #IAmNotOk, che hanno anticipato la pubblica verità: Brian Warner aka Marilyn Manson è un uomo violento psicologicamente e sessualmente, uno stupratore, un gaslighter, un aguzzino.

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Già nel 2018, riporta l'Hollywood Reporter, era stata presentata una denuncia di abusi di Manson risalenti a sette anni prima, ma si era deciso di non procedere per mancanza di prove evidenti. Le insinuazioni sulle violenze perpetrate da Manson erano state derubricate come "completamente deliranti o parte di un tentativo calcolato di generare pubblicità. Ogni accusa di scorrettezza sessuale in quel momento, o altri, è assolutamente falsa" secondo il suo avvocato. Nello stesso anno, Evan Rachel Wood era stata ascoltata nella commissione di giudici al Congresso: "Come sopravvissuta, madre, attrice e attivista ho voluto raccontare la mia storia personale in modo da poter sostenere e tutelare l’incolumità di altri 25 milioni di persone che soffrono o hanno sofferto esperienze simili" aveva raccontato in un'intervista a Marieclaire. Dopo la denuncia pubblica e l'impegno assunto da Evan Rachel Wood ("Sono stufa di vivere nel timore di ricatto o rappresaglia. Sono qui per accusare quest’uomo pericoloso e l’industria che l’ha sempre difeso e protetto, prima che possa rovinare altre vite. Sono dalla parte delle vittime che non vogliono più restare in silenzio" ha concluso l'attrice), altre quattro donne hanno raccontato su Instagram di aver subito abusi e violenze psicologiche da parte di Marylin Manson. Che per ora è rimasto in silenzio.