Forse Meghan Markle ha trovato un modo per confrontarsi con i membri della famiglia reale britannica (quasi) da pari a pari: diventare la prima donna presidente degli Stati Uniti. L'ipotesi emersa dopo l'intervista rilasciata a Oprah Winfrey sembrava poco più che uno scherzo e lo stesso Donald Trump aveva dichiarato di auspicare un faccia a faccia con Meghan nelle presidenziali Usa 2024. Ora invece sta prendendo una forma concreta dopo la notizia secondo cui la moglie del principe Harry, che è in attesa di una bambina, avrebbe licenziato la responsabile dello staff di gestione di Archewell, la fondazione benefica creata dopo la diffida reale di usare il brand Sussex Royal, per sostituirla con una figura più adatta alle sue aspirazioni per ora ufficiose. Si tratta della strategist Genevieve Roth, fondatrice di Invisible Hand, un'agenzia di impatto sociale e cambiamento culturale di New York, ma che negli Stati Uniti è nota soprattutto per aver ricoperto il ruolo di direttrice del coinvolgimento creativo nella campagna presidenziale 2016 di Hillary Clinton.

Una mossa che, secondo la stampa britannica, dimostra che l'ex Rachel Zane di Suits è veramente intenzionata a dare un'impronta politica alle attività sua e del principe Harry, anche se a questo il coinvolgimento politico è vietato dal protocollo della Corona britannica. Harry ha già violato questa regola nel 2020 dando un endorsement pubblico al candidato alle presidenziali Joe Biden, in un discorso durante il quale ha lasciato intendere di poter essere anche lui un elettore americano, alle prossime elezioni. Elezioni in cui una delle candidate potrebbe quindi essere sua moglie Meghan. Per ora, l'ufficio stampa di Genevieve Roth ha fatto sapere che l'agenzia Invisible Hand si concentrerà per conto dei duchi di Sussex sul "cambiamento strategico attraverso la narrazione e la costruzione di una comunità a sostegno dell'uguaglianza di genere e razziale", mentre dal fronte di Meghan e Harry è stato aggiunta una semplice dichiarazione su come il loro team sia "in rapida espansione" e orientato a "far progredire il cambiamento culturale sistemico e sostenere comunità compassionevoli in tutto il mondo".