A volte le vite degli attori sono più interessanti di quelle dei personaggi che interpretano, e quella di Audrey Hepburn una serie tv la può riempire per molte puntate senza rischio di annoiare gli innumerevoli ammiratori che ancora la ricordano e ne tengono in vita il mito, a quasi 30 anni dalla morte. In un momento in cui la tv, qualsiasi sia il suo mezzo di fruizione, ha sempre più fame di contenuti emozionanti, è normale che alla protagonista di Colazione da Tiffany, una che durante la Seconda Guerra Mondiale in Olanda ha conosciuto la fame - i genitori facevano il pane con la farina di bulbi di tulipano, in mancanza di meglio - e ha fatto la staffetta della Resistenza, si debba dedicare un tv drama. A farlo ci ha pensato Wildside, una delle compagnie del gruppo Fremantle, che ha prodotto, tra gli altri, successi come In Treatment, The Young Pope, Il miracolo e L'amica geniale.

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Anche se il progetto è ancora in fase di preproduzione, la testata Variety ha già riferito che a scrivere la sceneggiatura sarà l'autrice di The Good Wife Jacqueline Hoyt, e che sarà basate su un trattamento dello scrittore e giornalista Luigi Spinola e di Luca Dotti, figlio di Audrey Hepburn avuto dello psichiatra italiano Andrea Dotti. Secondo le prime indiscrezioni, la narrazione riguarderà la storia di Audrey Hepburn da giovane, la sua formazione e le sue esperienze, anche traumatiche, grazie alle quali si è formato il suo stile inconfondibile, ma anche la sua personalità generosa che ne ha fatto una paladina, nella seconda parte della sua vita, nell'impegno per la tutela dei bambini nelle aree disagiate del mondo. Si attende ora l'esito del casting, per scoprire a chi sarà affidato il difficile ruolo di un personaggio così iconico.