Oda Mae Brown 30 anni dopo è Whoopi Goldberg in abito nero di Christian Siriano. Un aggiornamento fashion su cosa avrebbe indossato la sgangherata sensitiva del film Ghost, che nel 1990 fece ridere e piangere milioni di spettatori al cinema accanto a Demi Moore e Patrick Swayze, e che eresse Goldberg a vincitrice dell'Oscar come migliore attrice non protagonista. Seconda attrice nera della storia a cinquant'anni da quello di Hattie MacDaniel per Via col vento. Nella timeline della carriera di Whoopi Goldberg ci sono una quantità di pietre miliari assolute per cui altre colleghe farebbero follie, e non si parla solo di cinema duro e puro. Whoopi Goldberg è l'unica donna nera del club degli EGOT, i professionisti dello spettacolo che hanno vinto almeno un Emmy (tv), un Grammy (musica), un Oscar (cinema) e un Tony Award (teatro), e la prima a superare il muro dei 12 milioni di dollari di cachet per un film a Hollywood "anche se è durato pochissimo, ma sono fiera di essere stata tra le prime a scalfire il soffitto, a farci una crepa" ammette Whoopi Goldberg intervistata da Variety.

L'architettura di volumi dell'abito, lo sguardo fiero, la parlantina sciolta, la cover star Whoopi Goldberg oggi è ancora e sempre potenza. E sa scientemente di essere un esempio per attrici e attori neri affacciatisi a Hollywood dopo di lei, come Halle Berry prima attrice nera a vincere l'Oscar da protagonista, nel 2002 (anno in cui Goldberg presentava la cerimonia per la quarta e ultima volta), e Tiffany Haddish con il Grammy per il comedy album. Che parli del look dell'Oscar vinto con Ghost ("Non potevo essere glam come le altre persone, non ero magra e non ero bianca, dovevo trovare un mio stile"), dei nuovi progetti in corso tra cui il terzo film di Sister Act e la segretissima scrittura del personaggio una supereroina di età avanzata ("Da quando sono piccola, sono ossessionata dai supereroi, stanno sempre lì a salvare la terra. Ma lo sai chi salverà davvero la terra? Le vecchie nere"), l'attenzione di Whoopi Goldberg per la reale inclusività nello showbiz è la costante di un impegno artistico e personale in grado di superare i momenti di minore esposizione, e reggere l'urto in quelli di fama massima. Un consiglio tramandato dalla diva per eccellenza, Elizabeth Taylor: "Mi disse: "Io e te sappiamo che puoi fare tutto, ma sei nera, quindi sarà difficile che le persone ci credano. Sarà un su e giù continuo. Se conosci un modo per rivedere da dove sei partita, ti darà la forza per non rinunciare durante i momenti duri" ha raccontato Whoopi Goldberg. "Sono ancora qui. Non sono svanita, non sono scomparsa nel nulla. Sono ancora qui, e sono ancora me stessa".