Il principe Harry e Meghan Markle sono rientrati nella chat della Royal Family e stanno condividendo con il resto della famiglia le foto della neonata Lilibet Diana. Un gesto che sembra quasi un'offerta di pace alla vigilia del rientro negli UK di Harry, per le commemorazioni dedicate ai 60 anni mai compiuti di Lady Diana e lo svelamento della statua a lei dedicata nei giardini di Kensington Palace. Quasi tutte le famiglie dotate di una connessione hanno una chat WhatsApp di gruppo i cui tutti i membri/parenti si scambiano un saluto, eppure fa un certo effetto sapere che anche i Windsor ne abbiano una. Ovviamente, i suoi membri aristocratici sono protetti da misure supplementari di privacy per non rischiare che i loro segreti vengano hackerati, ed è improbabile che ne faccia parte la regina che alla sua veneranda età - ha compiuto 95 anni il 21 aprile - potrebbe avere qualche problema nel gestirla. Da quanto fa sapere Entertainment Tonight, i duchi di Sussex erano usciti da questa chat privilegiata poco dopo il Megxit, ma qualcuno li ha fatti rientrare (su loro richiesta?) per mostrare i progressi della royal baby Lili. Secondo molti, quel "qualcuno" che li ha fatti riaccedere sarebbe Kate Middleton. La duchessa di Cambridge sta dimostrando sempre di più di saper usare l'arte della diplomazia con la stessa calma e abilità della regina Elisabetta. Secondo Entertainment Tonight, Kate ha ormai preso sulle spalle il ruolo di intermediaria e paciera tra Harry e la famiglia reale ed è stata la prima a felicitarsi con lui e Meghan dopo la nascita di Lili. Nel frattempo, pare che Meghan abbia cambiato ancora idea riguardo all'ipotesi di accompagnare il marito a Londra per lo svelamento della statua della principessa Diana, il 1 luglio. Secondo alcune fonti, l'ex Rachel di Suits avrebbe convenuto con Harry che il suo arrivo innescherebbe la macchina del gossip e distoglierebbe l'attenzione dallo scopo della cerimonia, che è solo quello di ricordare sua madre, scomparsa tragicamente nel 1997 per un incidente d'auto a Parigi.