"La passione è come un'ombra, ho dovuto soccombere ad essa", diceva una strofa di Ouragan, il primo disco inciso dalla principessa Stephanie di Monaco nel 1986. La carriera da cantante della figlia di Ranieri di Monaco e Grace Kelly schizzò verso il firmamento come un fuoco d'artificio e si è spenta con la stessa rapidità nel 1991, dopo una curva discendente e il luminosissimo botto finale: il disco con Michael Jackson. Perché due personaggi così diversi avevano incrociato le strade? Al tempo qualcuno pensò: e se ci fosse del tenero? Il re del pop con una principessa vera, ce n'era abbastanza da far sognare intere generazioni. Come andarono, invece, le cose? Proviamo a ricostruire la vicenda. Quando ha inciso il suo primo dico, la principessa Stephanie aveva 21 anni e il suo volto ipnotico, i suoi look da pop star e il fisico da sportiva professionista di quegli anni avevano distolto momentaneamente l'attenzione da sua sorella Carolina, che dopo il divorzio da Philippe Junot, sei anni prima, sembrava sempre meno disposta a rendersi preda della stampa scandalistica. La piccolina di casa Grimaldi, come veniva chiamata Stephanie, era ancora più ribelle di quanto fosse sembrata sua sorella, ma la famiglia era molto più comprensiva con lei. Anche Carolina lo era, perché Stephanie aveva subito un trauma. Quando nel 1983 la principessa Grace aveva perso il controllo della sua auto precipitando giù per una scarpata, insieme a lei c'era la figlia appena 18enne la quale, oltre che dal lutto, aveva dovuto guarire dalle molte fratture riportate con l'incidente. Prima di darsi alla musica, Stephanie aveva fatto apprendistato nell'atelier di Christian Dior, aveva posato come modella di haute couture e di costumi da bagno persino per Helmut Newton. Il suo stile era inconfondibile.

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Quando i nomi di Michael Jackson e di Stephanie di Monaco iniziarono a essere accostati, anche il cantante di Thriller aveva alle spalle parecchi eventi traumatici. Ma come racconterà poi Stephanie, "la sua fragilità era commovente, ti faceva venire voglia di rassicurarlo, di dirgli che sarebbe andato tutto bene. Anch'io ero molto intimidita da lui, ma lui lo era molto di più". Michael al tempo era ancora bellissimo, ma era entrato nel tunnel della dismorfofobia, aveva iniziato a dormire nella camera iperbarica e a cercare di schiarirsi la pelle. Jacko ammirava la forza d'animo di Stephanie che le aveva permesso di reagire con grinta ai suoi shock ed era stregato dall'idea che fosse figlia di una diva come Grace Kelly. Ma l'idea di fare un disco insieme non era venuta a loro due, nacque a tavolino fra i loro manager. Nel 1991 la principessa era reduce dal travolgente successo di Ouragan, uscito anche nella versione inglese Irresistible. Il singolo aveva venduto più di 2 milioni di copie e l'album che lo conteneva, Besoin, aveva più di 1,5. Ai rispettivi discografici venne l'idea di farli cantare insieme in studio nella canzone In The Closet e di lanciare un contest su Mtv per scoprire di chi fosse la voce della Mystery Girl, come veniva chiamata sull'album. Il mistero si sarebbe svelato con il videoclip dove avrebbero cantato insieme. Ma quando il video apparve su Mtv, con Michael c'era Naomi Campbell. Di Stephanie, nemmeno l'ombra. Cosa sia successe non si sa: "Motivi personali", dice la principessa. Qualcuno cominciò a favoleggiare che ci fosse stato del tenero fra il re del pop e la figlia di Grace Kelly, ma che qualcosa fosse andato storto. "Nel video si vede Naomi, ma la voce che si sente è la mia", dirà Stephanie dopo molti anni. "La mia carriera avrebbe senz'altro imboccato una strada diversa, ma comunque ho avuto l'onore di cantare con lui nel suo studio personale".

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Se l'ipotesi di un Michael Jackson invaghito di Stephanie di Monaco oggi sembra così assurda, a far cambiare idea basta pensare che l'anno dopo Jacko conobbe Lisa Marie Presley, un'altra figlia di un altro personaggio iconico, proprio come lo è Stephanie, e la sposò. La principessa si sarebbe sposata un anno dopo di lui con la sua guardia del corpo Daniel Ducruet. Entrambi divorziarono nel 1996 dai rispettivi coniugi e forse non si sono incontrati mai più. Facendo il gioco delle ipotesi, immaginando cosa sarebbe accaduto se quella tournée insieme ci fosse stata, e se quei due fossero diventati una coppia, forse oggi Michael Jackson sarebbe ancora vivo, sostenuto dalla forza di Stephanie. E forse Meghan Markle non sarebbe stata la prima donna afroamericana a entrare in una famiglia reale. Ma è andata diversamente, e come dicono gli analisti quando ci vogliono consolare "il passato non si può cambiare, si archivia e basta".

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