Il Met Gala ha saltato un turno ma è vivo e vegeto e il 13 settembre a New York tornerà con la sua esplosione di colori e di stravaganze. Fra gli ospiti a numero chiuso per motivi di sicurezza che parteciperanno al Met Gala 2021, Meghan Markle ci sarà o no? La domanda richiede una ricapitolazione paragonabile alle serie tv fra una stagione e l’altra, quando bisogna riprendere il discorso dal “dove eravamo rimasti”. Nel 2019, sul red carpet del Costume Institute del Metropolitan Museum di New York abbiamo visto sfilare decine di star che rendevano omaggio con i loro outfit al tema dell’anno, Camp, Notes on Fashion. Al tempo Meghan duchessa di Sussex era impegnata nel Regno Unito a svolgere i suoi compiti istituzionali di membro senior della royal family, a nessuno sarebbe venuto in mente che qualche mese dopo lei e il principe Harry avrebbero dato le dimissioni per trasferirsi oltreoceano. Nel momento più caldo del Megxit cominciò a circolare la voce secondo cui l’ex Rachel Zane di Suits sarebbe stata una degli ospiti più attesi dell’edizione 2020 del Met Gala e che sarebbe intervenuta senza il marito perché voleva costruirsi un’immagine che non dipendesse esclusivamente dall’aver sposato il figlio di lady Diana. Quando l'epidemia di Covid19 ha iniziato a diventare una pandemia, un paio di giorni prima che l'Italia finisse in lockdown, un portavoce dei Sussex si è precipitato a dichiarare che la duchessa non aveva nessuna intenzione di partecipare all'evento, che però era già sul punto di essere annullato. Passato un anno e somministrati milioni di vaccini, il Met Gala è uno dei simboli del ritorno alla normalità e si dividerà in due appuntamenti a numero limitato, di cui il secondo a maggio, sotto il tema America: An Anthology of Fashion. Di certo si sa che saranno presenti Billie Eilish, Timothée Chalamet, Amanda Gorman e Naomi Osaka come co-presidenti, e che ci saranno Lady Gaga, Rihanna, Asap Rocky, Bella Hadid, Lizzo, Sarah Jessica Parker, Jennifer Lopez e Kate Moss. E Meghan Markle? La novità di quest'anno ricorda un po' il concetto del "mi si nota di più se vengo o non vengo?" perché una corrente di pensiero fra le celebrities sta valutando se presenziare all'evento benefico reso grande da Diana Vreeland negli anni 70, e i cui biglietti di ingresso per i non invitati da stilisti, nel 2019, si aggiravano sui 30mila dollari a testa, porti ancora prestigio alla propria immagine. Questo perché nelle ultime edizioni si è fatta sempre più nutrita la presenza degli influencer, una categoria che non si mescola bene con attori e musicisti e che le grandi star hanno etichettato come mediocracy. Se il nome di Meghan Markle non è stato ancora fatto alla vigilia dell'evento, potrebbe essere perché la duchessa ha deciso di unirsi a questo gruppo. Oppure perché non è stata invitata da nessuno stilista. Oppure, maligna qualcuno, perché il 14 settembre a New York si riunisce l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, un evento che aggrega le persone che contano davvero sul pianeta e al quale Meghan anela a partecipare per dare peso alle sue aspirazioni politiche. E probabilmente, la duchessa teme che un red carpet non sarà mai abbastanza prestigioso e charity da poterlo percorre in un abito stravagante, magari preceduta da Lady Gaga in hot pants, ed essere completamente credibile il giorno dopo a conversare con Joe Biden o Mario Draghi sulla fame nel mondo nel Palazzo di Vetro. La vita è fatta di scelte, il problema è capire quali sono quelle giuste.