Ed ecco, mie adorate, qualche segretuccio sull’hobby più antico del mondo: la pippa. Economico (basta uno cesso 2 x 2 e tanta immaginazione), pratico (è più facile trovare cinque dita che nove compagni per lo calcetto), sempre divertente (il piacere dell’orgasmo non è questione di gusti). Tuttavia, spesso li vostri compagni glisseranno sull’argomento o, come solo essi sanno fare, mentiranno.

1. Li uomini sono allevatori di fantasie erotiche. Riescono a far pascolare per anni nel loro cervello bovino il ricordo dell’amore. Compagne di università, ex-colleghe, ex-qualcosa. Una fellatio, un bacio, uno sguardo, ancora molti anni dopo sapranno richiamare nelli corpi cavernosi maschili (leggesi falli) abbondanti fiotti di sangue. Non lo ammetteranno. Sanno che la gelosia più fastidiosa, in grado di causare le più cervellotiche e interminabili discussioni a cena, è quella per lo passato.

2. E come pretendete che ammettano le loro fantasie extraconiugali presenti? Dopo i primi sei mesi/un anno di relazione esclusiva ne avranno, fidatevi. La fortuna, per voi, mie adorate, sarebbe che rimanessero appunto fantasie. Dovrebbero confessare che per loro, nel migliore dei casi, concedersi una masturbazione invece che un rapporto a due, è un’auto-costrizione, un compromesso morale paleocristiano, una tattica. Da soli o in coppia, la sensazione finale è identica. Spesso preferiranno quindi evitare il rischio che un rapporto stabile (coccole, compagnia, certezze, solidità emotiva) venga incrinato da un vezzo. Così memorizzeranno il sedere di una passante, il seno di una commensale, l’allusione di una conoscente, e mixeranno il materiale collezionato nella solitudine della doccia. Capisco che sia per voi ugualmente frustrante, ma seguite l’esempio delli struzzi (testa nella sabbia), che infatti mai divorziano.

3. La pornografia è un abisso (se volete affacciarvici, cliccate qui). I suoi cultori si possono dividere in due grandi categorie: gli affezionati dello stantuffo, e quelli della storiella. I primi, fanatici dello zoom, sceglieranno i filmati che si concentrano sull’incontro puro degli organi sessuali. Dentro fuori, su giù, dammiti prendimi cuccurucù. Tutto il resto è trascurabile contorno: plausibilmente sono quelli che scartano la crosta della pizza. I secondi, si dedicheranno a professore/studentessa, boss/impiegata, moglie traditrice, poliziotta/criminale, bdsm, etc. Nonostante il patetismo della recita e l’abominio della regia, essi sapranno scendere a patti con la propria autostima, immedesimandosi in energumeni elefantiaci inseriti in contesti improbabili. Di più, cercheranno di raggiungere il piacere ancora prima che si arrivi al sodo e, se non ci riusciranno, passeranno a un video correlato, ancora e ancora. Sodo che, in un certo senso, sarebbe l’unica parte ben recitata, giacché l’espressività di peni e vagine non richiede anni di studio in accademia.

4. Non vietate, non colpevolizzate, non ficcate lo naso. Scoperte tracce pornografiche nel suo computer, egli imparerà a cancellarle o userà quello dell’ufficio. Stanati giornaletti erotici egli, seguendo l’esempio delli cani con gli ossi, li seppellirà nel giardino di casa. Incalzato riguardo a suoi sguardi arrapati/catalizzatori-di-fantasie, egli investirà in un paio di occhiali scuri o svilupperà l’arte della coda dell’occhio. Se proprio doveste spiarlo dalla serratura, fatelo per cogliere qualche segreto riguardo al movimento di polso e al ritmo dell’esecuzione.

5. Non mettetevi in competizione con una mano. Mai, mai e poi mai. Ascoltate lo vostro affezionatissimo, ne uscireste sempre perdenti. Frasi del tipo “dimmi cosa ti eccita”, “possiamo condividere ogni fantasia”, “questo posso farlo anche io”, avranno il duplice effetto di innervosire lo maschio (effetto ratto con le spalle al muro) e poi obbligarlo a far traslocare le proprie perversioni. Quando una di queste viene assorbita dal rapporto di coppia, egli sarà costretto a fabbricarsene di nuove, poiché sempre avrà bisogno di qualcosa di personale, esclusivamente intimo, inconfessabile. D’altronde, da quando non vige più la legge del taglione, è verosimile che egli conservi la propria mano per tutta la vita. Si può dire lo stesso di una fidanzata? Inchinatevi quindi alla sempiterna fedeltà degli arti.