«Lui non l’ha mai lasciata. Lui non ha mai pensato di lasciarla. Però ha pensato di smettere di invecchiare passando la sua vita con me. La sua vera vita: quella fatta di ultimi bicchieri della staffa, di weekend ad alta quota rintanati in chalet da milionari. Che cliché banale, ho sempre pensato, che cretine o che t***e quelle che passavano anni dietro a un uomo che le teneva in pending. Poi quella cretina sono diventata io». Eveyline, 34 anni, ne ha passati otto da amante di un facoltoso uomo di successo, uno sceneggiatore chiamato a mettere le mani su diverse serie tv, su Reddit spiega tutto, o quasi. Crederle? I passaggi sono così sinceri che è difficile crederla un’operazione orchestrata. Sicuramente chi ha messo le mani sulla conversazione fiume di Evelyne ha messo le mani anche sui chiari riferimenti di una vita a due in una Manhattan che non è più da film perché questa è la storia comunissima che potremmo leggere tanto dall’iPhone a Brooklyn quando sul tram a Milano. Amanti che giurano di non diventarlo mai. O solo per poco. E invece. Le cretine che fanno le amanti sono esistite da sempre: sono state anche ben più aperte nel mostrarsi. Hanno costruito una tragedia sulla loro pelle per colpa di uomini che non avrebbero mai lasciato l’altra. Un libro quale Fuoco Greco di Nicholas Gage non troppo tempo fa raccontava nei minimi dettagli l’effetto Onassis su Maria Callas, la dea greca che per 11 anni è stata l’amante ufficiale di Aristotele Onassis e che, poi, ha visto finire sull’altare la vedova Jackie Kennedy, ops, Jackie O (che a sua volta sposò Onassis per sfuggire dal ruolo di amante di Bob Kennedy?).

Onassis e Maria Callaspinterest
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In un'epoca, brevissima, di tecnologia amica e nemica delle relazioni ("Tinder? Mai provato, io" eppure al suo debutto in Italia un buon 40% degli utenti era attivo sull'app quanto impegnato a casa) forse è il ben più torbido affair che si cela dietro al 20ennale dalla morte di Lady Diana. Morte che ha aperto un file alla voce amanti che la corona ha nascosto per bene. Ma che tutti, tutti, conoscevano. «Ho sempre saputo di Camilla, e quando ho capito che lui non l’avrebbe mai lasciata o tentato il suicidio». Onta, disagio reale, galera dorata è quella narrata da Diana Spencer nelle registrazioni private sul suo rapporto con Carlo, IL fedifrago che finirà nei libri di storia per quella missiva al limite del trash «vorrei essere il tuo assorbente interno», missiva indirizzata a Camilla Parker Bowles, chiaro. Evelyne non ha mai tentato di farsi del male fisico per rendere quei weekend più lunghi e quelle pause da innamorati quotidianità: «semplicemente ho provato cosa vuol dire essere l’altra…di un’altra». Essere l’amante che non basta perché entra in gioco la gelosia per qualunque altra donna possa avvicinarlo. Si crea l’effetto matrioska: ogni donna teme un’altra donna e via fino a piccolissime paranoie - palpabili. Dalle attrici di quart’ordine al guardare il cellulare di lui per trovare flirt con «le insegnanti delle figlie, perché a quel punto ti senti come sua moglie, tradita da un uomo a cui non basti. E allora non vuoi più essere la cretina che teme di passare da amante a cornuta - racconta in risposta a un’utente sotto il nome di JuicyJuly - hai toccato il fondo e ti senti come quelle donne che ti studiano perché sanno, che potresti essere una di quelle che gli ha rubato il marito». Per poco.

Aristotele Onassis con la prima moglie Thinapinterest
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Aristotele Onassis con la prima moglie Thina

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