C’è chi, come Maggie Gyllehaal, guarda lontano ed è convinta che saremo salvati dall’apice dell'orgasmo. Altre, invece, per esempio Selvaggia Lucarelli, mettono in dubbio l’esistenza del mitico e mitizzato punto G. Per non parlare della pornostar Valentina Nappi che ha “selfato” e messo in rete, sui social, l’attimo fuggente della propria estasi sessuale. Povera Meg Ryan che per ribadire l’apoteosi della potenza femminile, in Harry ti presento Sally, simulò al ristorante i gridolini del traguardo facendo presente all’immaginario mascolino che le donne fingono. Eccome se fingono. E gli uomini? Lo sanno benissimo che a volte di finzione si tratta. E, in una società sempre più depilata, hanno, secondo uno studio americano, cominciato a fingere anche loro. Il paradosso è questo: l’altra metà della luna è sempre più autentica nel manifestare piacere. Insomma, per farla, breve: gira e rigira, orgasmo vo cercando. Il numero quattro (quattro febbraio 2017) del settimanale Gioia racconta alle sue lettrici una realtà senza girarci troppo intorno: quasi tutte le donne provano l’orgasmo e lo raggiungono in fretta, hanno localizzato il punto G, moltissime usano i sex toys da sole e in compagnia, provano desiderio, e ammettono che le misure dell’uomo contano, ma i sentimenti di più. Il settimanale ha preso spunto da uno studio pubblicato da Franco Angeli e realizzato dal ginecologo Roberto Bernorio e dalla psicologa Milena Passigato: Il piacere al femminile. Miti e realtà nella funzione orgasmica delle donne. Tranquilli tutti: l’orgasmo le donne lo raggiungono, il piacere lo provano e, con il proprio partner, si divertono. Ma anche da sole. Avete presente le sperimentazioni messe in rete dalle Adam, il gruppo musicale olandese le cui musiciste hanno realizzato una serie di irresistibili video clip non hard mentre cantano con un sex toy nella vagina? Orgasmo generation. Ecco cinque piccole regole:

1) Finzione, cruccio del maschio latino, generoso e vanitoso. È vero, a volte lei simula l’orgasmo per gratificare il partner, altre perché non ha più voglia e vuole interrompere il rapporto. Ma c’è una novità “confessata” finalmente da mogli e fidanzate: fingere per aumentare la propria eccitazione, per giocare con la libido. Per gratificare se stesse. Pare che ora lo facciano anche i maschietti. Tipo quelli delle ultime sfilate di moda?

2) Senza fiducia non ci si lascia andare. Il mondo è cambiato. Le censure si sono mollate: nulla osta che una donna comunichi al proprio partner le zone erogene. Il punto è: riescono a comunicarle senza fare l’elenco della spesa, ma con il gioco dei gesti e delle intuizioni? E qui si torna all’antico. Se lui è un amante attento e capace di metterla a suo agio, non ci sarà bisogno di parole: lei si lascerà andare. E non sarà difficile a quel punto capire che cosa le piaccia di più

3) Va bene i sentimenti. Ok la capacità di ascoltare. Però, ragazzi, l’orgasmo non piove dal cielo. Non è che sia necessario seguire i corsi Youtube di Trentalance, ma alcune storiche certezze vengono confermate anche dalle recenti ricerche. Le misure contano, eccome. Piuttosto si è visto che la larghezza è più importante della lunghezza. Bisogna cambiare il soprannome a Rocco Siffredi

4) Punto G sì, punto G no… Sì, sì… secondo la maggior parte delle donne. Che dichiarano senza troppe timidezze di sapere che cosa sia e dove si trovi. Mica male. Se poi ciò si abbina alla serena ammissione : ”Mi piace giocare con i sex toys, per conto mio o in compagnia”, beh, il piacere è scientificamente apoteotico. Speriamo che le nuove generazioni maschili reggano quello che per i più agé era un sogno. Erotico

5) Le donne godono e lo raccontano. Giocano. E lo confessano. Vogliono complicità per lasciarsi andare e la chiedono. Ma pretendono anche amore, soprattutto amore. Insomma, dopo decenni nei quali l‘uomo maschio è stato riempito di sensi di colpa, ridicolizzato, messo all’angolo, denigrato, ora riconquista magicamente un ruolo per l’appagamento sessuale e sentimentale delle donne-femmine? Addirittura per raggiungere l’orgasmo? Un bel guaio: la donna si è riscoperta donna. Sempre più donna. L’uomo invece è diventato società liquida.