Immaginate un mondo in cui si finisce in prigione per un post in un gruppo di Facebook, solo per aver dato ad altri utenti consigli su come vivere una vita sessuale entusiasmante, portando la propria esperienza. A parte che ciò accade davvero in alcuni paesi del mondo, la storia del libro proibito The Housewife's Handbook on Selective Promiscuity non è esattamente questa, ma ci si avvicina molto. Mai sentito parlare di questo manuale di sessualità? Ovvio che no: da 57 anni è in vigore in America il divieto di stamparlo, anche dopo l'uscita di migliaia di manuali di sessuologia e romanzi erotici anche più schock. E l’unico editore che lo aveva pubblicato (coraggiosamente) è finito, appunto, in prigione. Non l’autrice. Ma chi lo aveva scritto, e cosa c'era dentro di così odioso, da scatenare una feroce caccia alle streghe a un passo dalla rivoluzione sessuale?

Lilian Maxine Serett aveva consegnato alle stampe The Housewife’s Handbook a 36 anni, dopo avere trascritto tutte le sue esperienze dall'adolescenza all'età adulta senza alcun filtro. Anche se aveva adottato il nome d’arte Rey Anthony, vuotava il sacco su tutto, compresa la delusione per la scarsa premura che i maschi riservavano alle partner a letto, le cui performance si riducevano spesso al puro raggiungimento dell’orgasmo (il loro), e basta così. Una lamentela intollerabile in un’epoca, gli anni 60, in cui persino il ginecologo si sentiva in diritto di darti della sgualdrina se contraevi una malattia venerea. Magari è stata più questa sfrontatezza, che la descrizione del corretto modo di fare sesso orale, a irritare a morte la parte più puritana dell’opinione pubblica americana, e poi i giudici. The Housewife’s Handbook è infatti ancora oggi, dopo centinaia di pubblicazioni più “forti”, l’unico libro messo all’indice dalla Corte Suprema americana, che non apprezzò per niente il suo intento editoriale. Ovvero insegnare alle donne come salvare un matrimonio a letto. Ginzburg, l’editore, scontò ben 8 mesi di ingiusta detenzione.

Event, Poster, Photography, Smile, Crowd, pinterest
Getty Images

In un’intervista che rilasciò alla radio, Lilian Maxine Serett raccontò quanti uomini, dopo aver letto il suo libro (prima che tutte le copie ancora sul mercato venissero mandate al macero per ordine della Corte Suprema) le chiedessero: “ma cos’è un clitoride?”. E di come i puritani le stessero facendo una colpa del fatto che il manuale era diretto alle donne, ma se lo stavano procurando soprattutto gli uomini per masturbarsi. Lei, come ricorda Broadly.com, rispondeva “se la società ha ridotto alla fame sessuale gli uomini, e il mio libro gli procura delle emozioni erotiche, ben venga”. Serett è uscita comunque vincitrice dall’esperienza. Come spesso accade, quando un potere forte vuole soffocare i mutamenti dei tempi, si verifica il fenomeno contrario, rendendo l'oggetto della censura un simbolo. La scrittrice divenne un punto di riferimento per i movimenti di autodeterminazione sessuale delle donne e incassò l’appoggio di Hugh Hefner, l’editore di Playboy, che apparve con lei nel 1967 in uno speciale televisivo. “Se provo piacere sessuale baciando il gomito di un partner, e a lui piace”, diceva al tempo l’autrice, “vuol dire che posso farlo e non c’è niente di strano. Spero che la società un giorno accetti, anche legalmente, il diritto di ogni adulto di disporre del proprio corpo come meglio crede”. In effetti, nonostante i diritti civili siano sempre sotto attacco e non vadano mai dati per scontati, le battaglie di Lilian Maxine Serett sul diritto all’aborto e alla sessualità femminile autodeterminata sono oggi una realtà. E il suo libro è finalmente tornato in commercio, ma solo in formato eBook, perché il ban alla stampa non è mai stato cancellato. Negli Usa sta andando a ruba. Lilian, che è scomparsa nel 1994, ne sarebbe stata molto felice.

photo GettyImages.com