Strano fascino il “ripassino” Ovvero: mica si può credere che se dopo 5 anni di colpo lui ritorna sia solo per amore.
Caro Nicoletti, come ci si comporta con un ex che ti ha umiliata, usata, controllata con esasperata gelosia e lasciata a male parole, e poi si ripresenta dopo cinque anni di totale silenzio dicendoti che ha un assoluto bisogno di te? In apparenza sembrerebbe facile rispondere: «Vai al diavolo», specie considerando che ci sono voluti due anni di (costose) analisi per liberarmi dalla “dipendenza”. Ma il fatto che sia lui a ripresentarsi mi fa comunque piacere (aiuto il fascino del farsi male...). È come prendersi una rivincita e potergli dire finalmente «vedi che alla fine per te contavo qualcosa?». - Federica

Be’, vedo che hai buttato via dei bei soldi con l’analista... Potevi usarli meglio se questo è il tuo esserti liberata da quella persona. In realtà mi sembra tu sia quasi tentata di rimetterti nel perverso incastro per convincerti che contavi qualcosa per lui, ma che te ne importa? Ora che l’aguzzino ti offre la sua testa perché cercare tardivamente la prova di quanto ti amasse? A un uomo che ti molla e scompare per cinque anni di te non importa nulla, fattene una ragione. Il suo imbarazzante rifarsi vivo potrebbe anche esser mosso da sensi di colpa, ma mi pare veramente poco probabile; il coccodrillismo maschile al massimo si manifesta entro l’anno del fattaccio, dopo è rarissimo. È assai più facile che si tratti del classico “ripassino”, che è una pratica virile, molto sfigatella a dire il vero, per lenire momenti di profondo sconforto. In parole povere ti cerca perché è ridotto al lumicino, ha chiuso il giro e cerca di risalire aggrappandosi ad appigli già collaudati. Ora se tu vuoi ancora essere la palestra umana dove può tonificare la sua ###b

LA STORIA DEL MESE: Il piccolo grande amore della principessa mordi e fuggi.
Francavilla Doris ha 48 anni, da molto tempo è divorziata, con figli adulti che vede poco. Si conserva più che bene, quasi ogni settimana si concede una storia diversa e sempre in trasferta: «Facebook è il mio last minute erotico. Mai troppo lontano, mai troppo vicino è la mia unica regola!». Insomma c’è chi al weekend gira per musei, chi per mercatini, chi per città d’arte, Francavilla Doris gira per carne di maschio usa e getta. Almeno così pensava, fino a che nel suo territorio di caccia non è entrato Pereira Silvan. Uomo educato, profondo e divertente. Con lui la fase social network+telefonate è durata parecchi mesi: «Era anche ricco, mi faceva vedere le foto delle sue case, quando gli confessai che avevo problemi con l’affitto, lui mi fece un bonifico...». Doris era convinta che fosse l’uomo della sua vita, così fissò il grande incontro. Questa volta sì pieno di attese. Quando quel venerdì sera scese dal treno a Padova lo vide che aspettava.
Era un nano. Non un uomo basso, proprio un nano. «Oddio ci son rimasta un po’ male, poteva dirmelo. Nelle foto su Facebook faceva vedere solo la faccia, infatti mi sembrava strano». Tra lei e Pereira Silvan comunque c’era un rapporto e andarono a cena assieme. Lui le raccontò la sua storia di figlio adottivo e poi erede. Fu affabile e abile, tanto che la portò a casa sua. «Bella casa, anche se molto kitsch! Stavamo sul divano con addosso la coperta leopardata e guardavo i suoi piedini sospesi accanto alle mie ginocchia, non me la sentii proprio di farci l’amore, ma non volevo sembrare scortese così lo accontentai con un rapporto orale».
Per il residuo di quella notte il signor Pereira dormì avvinghiato alla sua Biancaneve, la mattina dopo le portò la colazione a letto. Francavilla Doris tornò a Milano il giorno stesso e non si fece mai più viva con lui.

*PAG*

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Ho 36 anni, ho un lavoro da 900 euro al mese, ho un nuovo amore: una ragazza straniera madre di un bimbo di 3 anni. Ci siamo visti sempre di nascosto perché lei sta uscendo da una storia con un ex che però le paga l’affitto (800 euro al mese) e l’ha messa in regola assumendola come colf (oltre a tenergli il figlio quando lei è al lavoro). Io tutte queste cose non me le posso permettere... Mi dice di aspettare, io non voglio ma allo stesso tempo mi rendo conto che il “quasi-ex” è una brava persona che le ha risolto un sacco di casini. Che fare? ANTONIO

Questo amore da solo non potresti mantenertelo, accontentati così, almeno fino a che ti sarà permesso continuare a essere uno dei benefit che le concede il suo “quasi ex”. Oltre a pagarle l’affitto, risolverle i casini e farle da baby sitter, direi che quella brava persona chiude un occhio se la signora a volte si concede un “quasi amante”.

Per un pronto intervento sentimentale, mandate le vostre lettere a: lapostadelcuore.marieclaire@hachette.it oppure a Marie Claire, “la posta del cuore”, H.M.C. Italia srl, viale Sarca 235, 20126 Milano.

scritto Riccardo Romani