No, diciamolo subito, non si tratta di Samantha. Il miglior personaggio di Sex and the City non oscurato da Carrie Bradshaw non era lei. Se Sex & the City fosse stato scritto, girato, prodotto negli ultimi cinque anni la protagonista sarebbe stata una ben più insospettabile amica di Carrie. Ps: Carrie chi? La Bradshaw e le sue paturnie oggi verrebbero relegate a ruolo di aiutante. E tanti saluti.
 Dunque chi sarebbe la vera protagonista della serie tv che ha rivoluzionato le serie tv? La penna più che abile di Man Repeller Harling Ross ha idee decisamente diverse. E la loro scelta è condivisibilissima.

Mouth, Hairstyle, Shoulder, Eyebrow, Long hair, Beauty, Ringlet, Chest, Brown hair, Blond, pinterest
photo Gettyimages.com

Adombrata dalla storia infinita tra Carrie e Mr. Big, dalla corsa all’uomo perfetto di Charlotte, da Samantha e i suoi consigli biblici nell’era dell’anti-innocenza, la protagonista Miranda Hobbes è la tipologia di donna che, all’apparenza, nessuna vorrebbe essere. Forse perché non ha un armadio migliore del nostro, forse perché troppo poco boccalona in fatto di maschi, forse perché, fredda e riservata, riesce a svincolarsi per bene dalle frecce di Cupido. 
Nel 1998, Carrie Bradshaw rappresentava un miraggio per le serie del tempo: un’autentica anti eroina. Adorabile nelle sue (tante) imperfezioni. Ma, indossando gli occhiali del 2017, ci rendiamo conto che Sarah Jessica Parker interpreta un’arrivista, che dice agli amici solo quello che vogliono sentirsi dire, che conduce uno stile di vita assolutamente irreale. Da quando una giornalista che scrive un articolo a settimana su un quotidiano, può permettersi di saccheggiare le boutique dell’haute couture e un appartamento a Manhattan? Miranda, dal suo canto, né cerca né vuole nascondere il suo essere un po' imbranata, a tratti insicura e inopportuna. Opta sempre per l’ardua strada della verità e viene tacciata di essere cinica. Teletrasportandoci nel 21esimo secolo: la vita di Carrie ha più filtri di Instagram. È una macchietta, una caricatura della donna in carriera ideale immaginata dalle donne che desiderano una carriera ideale. Miranda è più una leonessa, affamata di sincerità, di vita vera. Più che filtri vorrebbe avere tempo libero per riposarsi, mandare a quel paese il suo capo sessista e sostando a lungo sul divano a guardare una puntata di Jules et Mimì.

Hairstyle, Shoulder, Joint, Elbow, Neck, Red hair, Eyelash, Street fashion, Waist, Bangs, pinterest
photo Gettyimages.com

Ma perché Miranda le suona proprio a Carrie? Le altre due? Charlotte e Samantha sono tanto adorabili quanto stereotipate. La prima una specie di Pollyanna in versione moralista, l’altra una easy lady degli Ottanta. 
La Bradshaw ha dettato lo stile di qualsiasi donna abitasse la Terra nei ‘90s. E continua ad ispirare parecchio tuttora. Il suo armadio da mille e una Blhanik la consacra, per antonomasia, la fashion addicted del quartetto. Ma se ci catapultassimo nel 2017, le cose starebbero ancora così? Il closet di Miranda sembrerebbe quello più attuale. Costellato di dolcevita, trench, micro occhiali da sole, abitini di seta e un super pratico pixie cut in testa. Insomma, la quintessenza del french touch come sintetizza Harling Ross elencando una sequela di brand 2017: Céline, Balenciaga, Vetements. Miranda, ti prego, esci dallo schermo e insegnaci come si fa.
 E la penna di Man Repeller rincara la dose: quanto alle relazioni, l’avvocatessa è la più avanti fra tutte. Il suo cuore ha battuto per, nell’ordine: Skipper, giovanissimo - quasi un toyboy - e taaanto impacciato. Steve, squattrinato ma con la voglia di arrabattarsi. Robert, il dottor(one) di colore, che le rivelerà il suo amore tramite una scritta su un biscotto gigante. Ecco, questi tre uomini - più diversi tra loro che più diversi non si può - fanno di Miranda la protagonista più moderna rispetto alle altre tre. Perché, diciamolo, spot e tv hanno ancora quel tocco conservatore quando c’è da mettere in scena personaggi che non sembrano usciti dalla famiglia del Mulino. Belli, ricchi, sulla quarantina e bianchi sono, invece, le scelte in fatto di maschi di Carrie, Charlotte e Samantha. A proposito di quest’ultima, potreste obiettare che la sua allegra promiscuità faccia di lei la meno schizzinosa tra le lenzuola. Ahimé, però, la serie tratta queste sue relazioni (saffica compresa) come un semplice vizio, un diversivo che nulla ha a che fare con la “vera” stabilità famigliare.
 Tirando le somme. Siamo ancora così sicuri che Miss Bradshaw, la donna che assume in sé tutte le paranoie di qualsivoglia essere di tipo femminile, meriti il primo posto nei nostri cuori? O sia la vocina che ci guidi quando non troviamo nulla da metterci o quando usciamo con un uomo che è l’esatto opposto di Mr. Big? Siamo ancora così sicuri di non voler accettare da Miranda una bella boccata di sano cinismo?