“Quando ho compiuto 39 anni, sei dopo il matrimonio, non avevamo praticamente più rapporti sessuali da almeno due anni. Quei pochi, sporadici, che capitavano servivano solo a farlo sfogare. Una roba che durava tipo quattro minuti. Poi un giorno, su consiglio di un'amica mi sono messa su Tinder. Ho scoperto i canali della mia zona. E ho iniziato a tradirlo. Senza rancore, ma con gran soddisfazione”.

"Ho iniziato a tradirlo. Senza rancore, ma con gran soddisfazione"

L’infedeltà come una boccata d’aria. Una volta una prerogativa solo dei maschi, con cui si riprendevano dalle pressioni del lavoro, dallo stress familiare, dalle ansie economiche (salvo poi aumentarle, spendendo soldi con le amanti). Ora un tabù caduto anche nella sfera femminile, analizzato in Francia di recente anche da Madame Figaro. Non è l’ipocrisia di pensare che le donne non abbiano mai tradito. No, questo no, anche se le statistiche dimostrano che lo hanno fatto sempre qualche punto statistico in meno degli uomini. Ma sono cambiate le modalità, che ora si avvicinano di più a quelle maschili. Non più la solitudine del marito al fronte di guerra, al lavoro tutto il giorno, emigrato lontano, o semplicemente gay sotto copertura (eh sì, accadeva anche questo). Ora la donna vuole rigenerarsi dal multitasking. E vuole sentirsi desiderata. Non si rassegna più con pazienza al suo destino quando il marito è assente perché ha un’amante, o perché lui è già nella fase del calo di desiderio. Ma per la donna il concetto di “cercare fuori dal rapporto quello che il coniuge non ti può dare” è diverso. Mentre molti uomini tradiscono per sperimentare perversioni insieme a una con cui poi non deve provare imbarazzo, nella vita quotidiana, la donna cerca il sogno, l’appoggio, l’illusione. La boccata d’aria, appunto.

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Foto di Claudia Soraya per Unsplash

“Io ho cercato un abbraccio”, racconta una 47enne di Firenze. “Mia madre stava affrontando una malattia molto grave, rischiava di morire. Amo mio marito, non lo lascerei mai, ma è un uomo troppo pragmatico per capire di cosa avessi bisogno in quel momento. Non percepiva la mia fragilità emotiva, il bisogno di sentirmi dire 'stai tranquilla, andrà tutto bene' da qualcuno che mi tenesse stretta, che mi mentisse anche se non c’era nessuna certezza che le cose sarebbero andate per il meglio. E lo stavo scoprendo sul campo. Chiederglielo non sarebbe stata la stessa cosa, avevo bisogno che lo facesse spontaneamente. Infatti, appena è capitato quell’uomo, quello giusto, che mi abbracciata e mi ha sussurrato le parole che volevo sentirmi dire, non ho avuto dubbi e siamo finiti a letto insieme. Mio marito non si accorgeva di nulla. Non si chiedeva perché fossi più tranquilla, perché improvvisamente riuscissi a sopportare bene il peso della malattia di mia madre. Le mie amiche lo sapevano e mi dicevano ‘ma che stai combinando?’, invece era come se il motore della mia vita funzionasse meglio. Guarita mia madre, è sparita quella sensazione che il terreno mi cedesse sotto i piedi e la storia si è esaurita. Mio marito non ne ha mai saputo nulla,

"Se qualcuno lo svelasse a mio marito, lui direbbe: ‘ma va! Mia moglie non mi tradirebbe mai!"

’”. Non c’è stato nemmeno bisogno di una app perché tutto iniziasse.

I social network e le app di incontri hanno reso tutto più facile. Se gli uomini infedeli sono uno su due, le donne li stanno tallonando una su tre. Secondo la sessuologa Marie-Aude Binet, autrice di Infidélités et crises conjugales , interpellata da Madame Figaro, "Quando un coniuge è dipendente dal suo lavoro o dagli schermi, non è più disponibile emotivamente. L'altro può sentirsi impotente, soffrire e perdere la fiducia nel suo appoggio. Parliamo quindi di infedeltà relazionale, senza dimensione sessuale. Qualunque sia la forma di infedeltà, può danneggiare la relazione. Ma questa crisi coniugale serve anche a rivelare". Soprattutto, l'adulterio non è più un tabù.

"Ma come può la mia generazione credere ancora che un amore esclusivo possa durare una vita?"

La romanziera Amanda Sthers dedica al tradimento femminile il suo ultimo libro, De l'infidelité (uscita il 15 marzo) che rivisita le grandi storie d'amore sotterranee, mentre mette in discussione l’evoluzione della coppia moderna: “Il tradimento è un coltellata al narcisismo. Si ha l'impressione di non esistere più nel pensiero dell'altro. Ma come può la mia generazione credere ancora che un amore esclusivo possa durare una vita?".

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“Ho fatto terapia di coppia a un uomo e una donna in cui lei aveva tradito e lui lo sapeva. Nel senso che lo aveva scoperto quando la storia era ancora in corso", ci racconta una psicoterapeuta. "Meglio ancora: glielo aveva detto lei. Lui la vedeva uscire sapendo che stava andando dall’altro, molto più giovane di lui. Glielo aveva fatto sapere per costringerlo a riflettere sulle sue mancanze. Ma lui ha ammesso da subito le sue colpe, ha ammesso di averla trascurata tantissimo e di essere meno coraggioso di lei. Perché quello che ho capito io, tra le righe, è che anche lui l’aveva tradita ma si era ben guardato dal dirglielo”. Il tradimento femminile rivendicato come un risarcimento: la novità assoluta del tradimento femminile. Non più fonte di senso di colpa ma brandito come uno strumento per consolidare la coppia, risvegliare l’interesse del coniuge anestetizzato. Per concludere, come spiega Madame Figaro la psicoterapeuta belga-americana Esther Perel tanto amata da Lena Dunham, "l'infedeltà non è più solo il segnale di allarme delle coppie che sbagliano. Le coppie di oggi hanno bisogno di aria, di libertà negoziata". Libertà che lei stessa pratica con suo marito e sarà, secondo lei, la base del matrimonio del futuro. Poligamia per salvare la monogamia?