Storia alle origini, raccontando l’eroismo del mito, quello di Han Solo, che, dalla presentazione-evento all’ultimo Festival di Cannes, sbarca direttamente domani in sala, riportando in vita cinematografica (dopo essere stato ucciso da Kylo Ren, ne Il risveglio della forza) uno dei personaggi più amati della saga dell’antologia di Star Wars.

Il tutto avviene grazie al nuovo film di Star Wars diretto dal regista da Oscar Ron Howard, Solo: A Star Wars Story, secondo capitolo dopo Rogue One di una graduale operazione volta a esplorare dinamiche e approfondire volti e momenti particolari della creatura di George Lucas. Un viaggio nel tempo, che dal 23 maggio potrebbe vederlo possibile dominatore d'incassi.

Ed è lì che il giovane orfano Solo (da qui il cognome), interpretato dal talentuoso Alden Ehrenreich, desidera diventare pilota, in fuga da tutto, dal Pianeta Corellia in particolare, dove è costretto a lasciare la sua ragazza, Qi’ra, la bellissima Emilia Clarke de Il Trono di Spade, con la promessa di tornare a riprenderla. L’amore alla base quindi, come motore dominante, incapace però di cambiarlo nelle sue caratteristiche adulte ed eterne, strafottente, ironico, carismatico, allergico alle regole, pur sempre generoso e soprattutto timido, impacciato, nel condividere le proprie emozioni.

Lontano anni luce da Luke Skywalker e il Maestro Jedi Obi-Wan Kenobi, il film ci porta invece nei momenti chiave della sua formazione, l’incontro con Chewbecca, l’amico- wookiee più importante, il contrabbandiere Lando Calrissian (il Donald Glover della serie tv Atlanta), a cui sottrae alla fine il celeberrimo Millenium Falcon, la corsa a Kessel, gli insegnamenti datogli da Beckett (Woody Harrelson), fuorilegge - mentore, di cui troppo incautamente si fida.

L’obiettivo rimane volto sempre alla ricerca della propria donna, che, nel frattempo, rivede accanto a forze oscure, Drysen Vos e Maul, senza sapere che il futuro per lui, da lì a poco, lo avrebbe visto diventare uno dei capi dell’Alleanza Ribelle. Combattimenti memorabili a parte (attenzione alla scena del treno), il nuovo Solo non decolla come ci si potrebbe aspettare, perché se da un lato c’è il giusto grado di intrattenimento, per una volta la macchina Star Wars sembra a tratti divertire meno, mancando la libertà e magia narrativa, cui forse c’eravamo abituati fin troppo bene. Guardare per ricredersi.

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