Robert Redford si ritira. Lo ha detto a Entertainment Weekly: quello che ha presentato in questi giorni, The Old Man e The Gun in uscita a settembre, è l’ultimo film e poi basta. Non è mica una bella notizia, anzi, già se ne sente tanto la mancanza e tutto questo lo si potrebbe considerare quasi un sopruso da petizione. Okay, non esageriamo. Sì, lo sappiamo Robert Redford oggi ha una “certa età”, è meglio ricordarlo come era una volta, ha fatto bene Greta Garbo a sparire prima che invecchiasse, e via di retorica. Ma ci sono troppi motivi per non amarlo tanto anche ora che è un signore - un bel signore, però - di 81 anni (82 il 18 agosto), quello di cui tutte le donne di Hollywood, in pieno scandalo di Harvey Weinstein, hanno detto che di molestare una donna non gli sarebbe mai passato nell’anticamera del cervello. Anzi, era in prima fila e sui palchi delle varie manifestazioni #metoo a fianco delle colleghe. Sì, è una lunga lista quella che comprende un sacco di altri buoni motivi per lanciare una petizione e chiedergli “Robert non andare via”.

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Silver Screen Collection//Getty Images
Robert Redford e Jane Fonda in A piedi nudi nel parco.

Robert Redford film: un capitolo intoccabile. Bellone senza anima? Piacerebbe agli invidiosi, di poterlo dire. Ma Robert è anche molto, MOLTO smart. Perché ha ricevuto tre candidature all’Oscar, per La stangata come migliore attore, e come regista per Quiz Show, candidato anche come film dell’anno. E ne ha vinto uno per la regia di Gente Comune. E poi, il Sundance Festival l’ha fondato lui. Ma noi tendiamo a ricordarlo sempre lì, ubriaco e senza scarpe sull’erbetta del Washington Square Park in A piedi nudi nel parco mentre pensa a Jane Fonda/Corie che lo ha buttato fuori di casa. Anzi no, mentre lava i capelli a Meryl Streep in La mia Africa. No, con la camicia aperta sul completo gessato in La stangata. Difficile scegliere.

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Sunset Boulevard//Getty Images
Robert Redford e Meryl Streep in La mia Africa

Lo stile negli anni di Robert Redford. Okay, Robert Redford era quel tipo di bello così abituato a essere bello da non avere nemmeno bisogno delle pose da piacione. Ma c’è molto di più e se ne volete la prova ora uscite da casa e cercatelo, uno come lui, che con la giacca di pelle e il cinturone texano invece di sembrare un bovaro sembri una rockstar, che col basco non sia "compare Turiddu" ma un maudit francese, con i baffoni la più bella copia di Magnum P.I. invece di zio Rocco, e con gli occhiali un Clark Kent biondo invece di un professore scapolo. Su, trovatelo.

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Sunset Boulevard//Getty Images

La vita di Robert Redford privata privatissima. No, non solo quella che riguarda le sue donne (si è sposato due volte, con Lola Van Wagenen, dal 1985 al 1985, e con Sibylle Szaggars nel 2009; con la prima ha avuto quattro figli, di cui uno deceduto purtroppo a 5 mesi) ma quella meno conosciuta. Ad esempio, che non voleva fare l’attore ma il pittore, che da ragazzo è partito da Santa Monica in California per andare a studiare pittura a Parigi (cosa dicevamo sul maudit francese?) ma poi è finito anche a Firenze allievo di un artista. E tornando alle donne: ve lo ricordate che fra una moglie e l’altra ha avuto una love story con Sonia Braga? Come si fa a non amare uno che ama Sonia Braga di Dancing Days, la telenovela brasiliana più kitsch della storia?

Robert Redford e i giornalisti. Sì, è colpa sua. Se il mondo pullula di giornalisti è colpa sua, che in Tutti gli uomini del presidente ha interpretato Bob Woodwar, il cronista che insieme al collega Carl Bernstein (Dustin Hoffman, nel film) ha scoperchiato lo scandalo Watergate. Gli uomini hanno sognato di essere lui, è vero. Ma le donne con la passione per la scrittura e le notizie speravano di trovarselo in redazione, uno come lui.

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Herbert Dorfman//Getty Images