Il Giorno del Ringraziamento è una delle tante festività americane che abbiamo imparato a conoscere tramite i film e le serie tv di Hollywood (negli ultimi anni è saltato fuori anche il Chrismukka, ibrido fra il Natale e la festa ebraica dell’Hannukka, visto festeggiare per la prima volta in tv dai protagonisti di The O.C.). La festa del ringraziamento viene celebrata negli Stati Uniti e in Canada in date diverse. In territorio statunitense ricorre il quarto giovedì di novembre, in quello canadese il secondo lunedì di ottobre. L’importanza del Thanksgiving Day (così si chiama il Giorno del Ringraziamento in inglese) ormai ha varcato i confini ed è conosciuta in tutta il mondo, anche se da noi la festeggiano solo immigrati americani ed eventuali amici e morosi per solidarietà. Tuttavia, in pochi in Italia sanno esattamente l'origine di questa celebrazione. Andiamo a scoprire qualcosa in più del Giorno del Ringraziamento, il significato e le radici più profonde.

La tradizione negli Stati Uniti affonda le radice nel 1621, quando un gruppo di coloni di Plymouth, che si trova in quello che è l’attuale stato del Massachusetts, condivisero un pasto con gli indiani Wampanoag per festeggiare il raccolto autunnale e ringraziarli per avergli insegnato le tecniche di coltivazione e la caccia. A quei tempi le carestie erano piuttosto frequenti e queste abilità erano fondamentali per la sopravvivenza dei coloni. Gli indiani, dal canto loro, portarono carne di cervo e tacchini arrostirli sul fuoco, ed ecco perché gli americano mangiano il tacchino nel Giorno del Ringraziamento. I coloni, che avevano imparato a cucinare i mirtilli, prepararono il condimento diventato poi tradizionale. Questo primo abbozzo di giorno del ringraziamento della storia durò tre giorni e fu, purtroppo, uno dei rari casi di armonia tra coloni europei e nativi americani. Per arrivare al giorno in cui Abraham Lincon proclamò il Ringraziamento come festa americana dobbiamo attendere fino al 1863. L’America era nel mezzo della guerra civile, e il presidente decise che si sarebbe celebrato l'ultimo giovedì di novembre. In questa proclamazione e in tutta questa faccenda ebbe parecchia responsabilità la figura di Sarah Josepha Hale.

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Sarah Josepha Hale era una pellegrina che riuscì con tenacia a convincere Lincoln a stabilire un Giorno di Ringraziamento per riavvicinare la popolazione di un paese devastato dalla guerra intestina. Curiosamente però questa festività negli Stati Uniti non venne subito stabilita ufficialmente dal Congresso. Il riconoscimento avvenne infatti nel 1941, con il presidente Franklin D. Roosevelt. Nel corso degli anni la celebrazione del Ringraziamento si è trasformata ed evoluta, anche se il principio della condivisione, delle benedizioni e degli auguri con la famiglia e le persone più care è rimasta fondamentale. La tradizione impone infatti di ringraziare di cuore la vita per tutto ciò che si ha di buono, e di chiedere al cielo le benedizioni per sé e per i propri familiari e amici. Il piatto tipico del Ringraziamento è, come già detto, il tacchino arrostito o al forno, che di solito è accompagnato da insalata e un ripieno a base di pane, mais e salvia.

Nonostante la leggenda, il perché sia proprio il tacchino il piatto principale della festa non è chiarissimo. L’unica spiegazione possibile è che si trattava di una specie animale nativa del continente americano, e di conseguenza è stato naturale sceglierlo come piatto simbolo delle radici del luogo. Nelle cucine statunitensi in questo giorno speciale però si preparano anche molte torte e si mangia tanta frutta, soprattutto mele. Un’altra delle tradizioni di questo giorno è la grazia il Presidente degli Stati Uniti concede a uno dei due tacchini che sarebbero stati serviti alla cena della Casa Bianca. E il fortunato viene invece liberato. A Manhattan la famosa catena di magazzini Macy’s organizza ogni anno una parata di strada coloratissima che attrae milioni di turisti da tutto il mondo, oltre che i newyorkesi. Durante il Giorno del Ringraziamento, negli States i negozi, le banche e i le più famose catene di somministrazione di cibi e bevande rimangono chiusi. Si rifanno tutti il giorno dopo, con il tradizionale Black Friday, ovvero il Venerdì nero, durante il quale i cittadini escono presto dalle loro case per fare la fila davanti alle attività commerciali in procinto di aprire i battenti, e vanno a comprare qualsiasi tipo di articoli in offerta vantaggiosissima. Con scene a volte epiche, di ressa (e risse) per accaparrarsi il meglio. Non poteva mancare lo sport: una partita di football infatti viene giocata all'ora di pranzo. E per ogni americano è tradizione guardarla tutti assieme, amici e parenti, anche quelli che del football non sono poi così appassionati. Se avete degli amici americani in Italia vale la pena di farsi invitare per vivere almeno una volta, con loro, questa festa piena di calore e gratitudine per le belle cose della vita di cui a volte non siamo più consapevoli.