Il 5 agosto avranno una bandiera unica sotto cui sfilare alla cerimonia di inaugurazione delle Olimpiadi di Rio 2016 (saranno i penultimi a entrare al Maracanà, appena prima del Brasile), avranno un inno da ascoltare anche se sono tecnicamente senza paese e indosseranno tutti la stessa divisa: tutte queste cose saranno messe a disposizione dal Comitato Olimpico Internazionale. Per questo la prima squadra olimpica di rifugiati della storia delle Olimpiadi sfilerà con la bandiera dai cinque cerchi sulle note dell'inno olimpico.
Sono dieci atleti, di cui quattro donne, arrivano da diversi paesi, dalla Siria al Sudan del Sud, e hanno superato una selezione mondiale (erano in 43 all'ultima votazione) in cui è stato chiesto alle commissioni olimpiche nazionali di segnalare atleti rifugiati, da mandare a Rio 2016 a spese del comitato olimpico. Tra i criteri di selezione serviva lo status ufficiale di rifugiato certificato da UNHCR - Agenzia Onu per i rifugiati e prestazioni atletiche di rilievo. Come tutte le altre squadre avranno un team ad hoc che si prenderà cura delle necessità tecniche degli atleti, alla cui guida è stata messa l'ex maratoneta keniana e detentrice di record mondiali Tegla Loroupe (prima africana a vincere la maratona di New York), che allena personalmente tutti i corridori della squadra.
Il presidente del Comitato Olimpico Internazionale Thomas Bach ha sostenuto l'iniziativa da subito: «Daremo loro una casa nel villaggio olimpico di Rio 2016, in modo che vivano l'esperienza insieme alle altre squadre nazionali. Saranno un simbolo di speranza per tutti i rifugiati e aiuteranno il mondo a rendersi conto della gravità di questa crisi, ma saranno anche un segnale per mostrare che i rifugiati sono nostri compagni esseri umani e un arricchimento per la società». Tutte le spese degli atleti della squadra olimpica dei rifugiatisaranno coperte dal fondo speciale Olympic Solidarity e la garanzia è quella di continuare a sostenerli nei loro allenamenti sportivi anche dopo la fine dei giochi.
I Giochi Olimpici sono sempre un momento di grande passione, in cui la dedizione dei singoli atleti o l'affiatamento delle squadre regalano grandi emozioni, e a Rio 2016 ci sarà una squadra in più per cui tifare. Ecco chi sono i membri del Refugee Olympic Team: