Wonder Woman, Elektra, Black Widow e poche altre. Le supereroine donne non sono una novità ma nemmeno così diffuse. Per questo il personaggio di Anissa Pierce detta Thunder, tra le protagoniste della serie tv Black Lightning, è speciale. Intanto perché è la figlia di un supereroe e la sua eredità di poteri speciali non è così facile da gestire. Poi perché è nera, a differenza del canone tradizionale. E infine perché è la prima supereroina lesbica dichiarata del mondo comic. Sul piccolo schermo le dà corpo e volto Nafessa Williams anni 29 (ne compie 30 a dicembre 2019), nata e cresciuta a Philadelphia senza raccomandazioni nel paradiso infernale di Hollywood, silenzioso diamante nero che brilla discreto ma persistente nel sottobosco dei talenti cinematografici. Nafessa Williams altezza 161 cm ma statura intellettuale altissima, a fare l’attrice non ci pensava seriamente. La recitazione era un amore segreto, fare la modella un passatempo dagli studi di giurisprudenza (è laureata in criminal justice, equivalente più o meno al nostro diritto penale, all’università di West Chester). La giovane Nafessa è praticante avvocato fino a che la curiosità di scoprire cosa significasse vivere il set non ha preso il classico sopravvento. “Non sapevo nemmeno da dove cominciare per soddisfare questo sogno. Essendo di Philadelphia non avevo parenti nell’industria, sembrava completamente improbabile” ha raccontato in un’intervista. In realtà da brava studentessa parte dalle basi: prende nuove lezioni di recitazione con Tasha Smith e Susan Batson, già insegnante di Nicole Kidman.

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Il primo film Nafessa Williams lo gira nel 2010, apparendo accanto al rapper Meek Mill in Streets. Sembra il lancio perfetto verso il firmamento, ma un ritardo di due anni nell’uscita mette un piccolo intoppo ai suoi inizi. Poco male: Nafessa viene messa sotto contratto per quattro anni dalla ABC e scelta per il ruolo di Deanne in One’s Life To Live, seppure il suo personaggio appaia per soli 4 episodi. Eppure il misterioso folletto che movimenta Hollywood rimescola le carte: la serie viene sospesa dopo un anno, il contratto stracciato. Seguono due anni di particine più o meno interessanti, lavoro e impegno per non perdere l’onda emergente. La sua costante testardaggine viene soddisfatta: da attenta produttrice di film all blacks Queen Latifah esige Nafessa Williams nel film Brotherly Love, ambientato proprio in quella Philadelphia dalla quale la ex aspirante avvocato se ne è andata. Una storia di basket, licei e problemi famigliari. Nafessa recita un ruolo micro in un cast molto ricco, ma è il trampolino che le spalanca dritte le porte finora rimaste socchiuse. Tanto che arriva nientemeno che David Lynch, che scrittura Nafessa Williams in Twin Peaks 3. E siccome tutto quello che il regista tocca diventa oro cult, la strada della giovane promessa viene spianata.

La aspetta un ruolo complesso, però, solo apparentemente immediato e facile come quello di una supereroina. Sono gli anni Dieci del Duemila, incarnare una donna coi superpoteri significa staccarsi dalla tradizionale iconografia dell’eroina bella ma quasi senza personalità per esigenze semplificatorie. Per Nafessa Williams Anissa Pierce detta Thunder, figlia di un supereroe, dichiaratamente gay, è una sfida positiva. “Amo quanto sia inflessibile, tosta, forte e senza paura” ha commentato in un’intervista a Girlboss. Lei, che ha sempre amato i film di superheroes, che si sentiva rappresentata solo da The Cosby Show (I Robinson in Italia) e Willy Il principe di Bel Air con Will Smith, che si è preparata studiando le gesta delle donne toste portate sul grande schermo da Angelina Jolie e Charlize Theron, che si è messa in discussione e a disposizione del ruolo, si è commossa la prima volta che ha indossato il costume del suo personaggio. “Ho pianto. Non c’era un eroe dei fumetti che fosse come me quando sono cresciuta, è un sogno esserlo per i bambini neri adesso. Sono onorata di essere parte di quest’onda di supereroi neri, da Black Panther alla nostra serie”.

E l’interpretazione di Nafessa Williams in Black Lightning sullo schermo l’ha fatta amare profondamente sia dai geek del mondo comic, sia da chi invece coi supereroi ha poco a che spartire. Perché ha segnato un punto importante. "Ad una comic convention una donna è venuta da me e mi ha detto che, grazie a Thunder, ora le sembra normale essere lesbica. Mi ha emozionata, ho pianto, lei pure. Mi fa sentire bene quando mi usano per ispirare la comunità" ha raccontato Nafessa. E a Galore ha rivelato di essere felice di far parte di questa nuova voce, anche se c'è ancora molto lavoro da fare: "Vorrei vedere più donne a capo di progetti, siano in TV, film, come attrici, come registe o come sceneggiatrici. Ma specialmente come registe".

Oltre alla prossima uscita (21 gennaio) della seconda serie di Black Lightning Nafessa Williams ha lanciato una linea di moda che si chiama Saturday Dreaming assieme alla sua migliore amica Michelle Savage, per soddisfare le esigenze delle donne con poco budget a disposizione. Giusto per ribadire l’idea powerful che anima i sogni della giovane attrice di Hollywood, che ci è passata per quella fase in cui i soldi sono pochi ma vorresti comunque essere impeccabile nel look: ogni ricordo e attimo è fissato nei suoi diari segreti, cui tiene molto. “A leggere i miei diari, che sono sacri per me, ho rivisto la crescita, dove ero mentalmente e quanto sono cambiata da cinque anni fa ad oggi”. Nafessa Williams è a disposizione di chi è meno fortunata di lei, fa beneficenza con discrezione per sostenere un’associazione che porta pasti ai senzatetto, ha un canale video su Youtube che si chiama VIP Happy Hour e in ogni clip motiva le donne a trasformare i propri desideri in realtà. Ama Lauryn Hill, ma il prossimo sogno di Nafessa Williams riguarda un’altra diva: “Vorrei vestire Beyoncé”.