Diglielo. È l’invito di Jameela Jamil Tell Him, lo speech motivazionale alla Makers Conference, un manifesto femminista in 8 minuti. L’attrice e attivista britannica Jameela Jamil anni 33, classe 1986, lingua svelta e tagliente, Jameela Jamil film e programmi televisivi ma pure radio e social-activism, è infusa di impegno martellante. Positivo, leggero ma profondo. Per smantellare gli stereotipi e i pregiudizi che da sempre si infiltrano nel rapporto tra donne e uomini, rendendolo dispari, in Tell Him Jameela Jamil si rivolge alle sorelle per spiegare come/perché debbano essere loro, per prime, a dipanare la mascolinità tossica che infetta la crescita dei futuri uomini di domani: “Credo che molte donne abbiano il potere di infiltrarsi nella misoginia della propria casa. Si comincia non accettando passivamente quanto possa essere velenosa la società nei confronti della psiche maschile, e proteggendo i ragazzi dalle mazzate della disinformazione che è ovunque” spiega l’attrice. “Sono bombardati da immagini pericolose, testi di canzoni, pressione sociale e spesso da una distruttiva, violenta, e francamente non intima pornografia, che viene venduta come una norma realistica e super glamour”. È questo lo scenario in cui sono costretti a crescere gli uomini, sostiene Jameela Jamil. Infusi in questo immaginario prevaricatore e machista dove non c’è il minimo spazio per le emozioni o per i segni di debolezza, non possono che riproporre quello che imparano sin da bambini e riproporlo.

Secondo Jameela Jamil l’intervento reale per sradicare definitivamente il sessismo ovunque deve venire dall’educazione dei figli, rigirando così quel concetto di pressione sociale per cui il tirare su dei pargoli è compito di cura principalmente affidato alle donne. Ma è un lavoro impegnativo su più fronti: non è da meno la ri-educazione degli uomini con cui si condividono la casa e la vita. Le amicizie maschili, ad esempio, sono un altro campo in cui intervenire. Serve molta pazienza. Serve parlare. “Tell him”, dire al lui in ascolto che cosa significhi (ancora) essere una donna. “

È una chiamata per tutte le donne che hanno dei figli maschi in crescita a casa

. C’è molto lavoro da NON fare. Mamme, sorelle, zie, vi imploro di inzuppare questi maschi di umanità e di comprensione per le donne. Saranno spediti nel mondo con un’armatura di empatia e autostima. Una donna forte è qualcosa che va celebrato, non di cui aver paura, non qualcosa da distruggere, danneggiare, zittire, fermare, umiliare, prendere in giro, incolpare, scoraggiare, controllare, cui vada detto che per contare qualcosa in questo mondo debba essere magra, bella, e restare giovane per sempre” spiega Jameela Jamil in uno dei passaggi più potenti, concluso con una liberatoria risata collettiva. Una battaglia che Jameela Jamil su Instagram ha già combattuto, ad esempio criticando molto il dare spazio un ideale irreale.

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Bisogna dire la verità a questi uomini. La nostra verità, la storia delle donne nel corso di millenni. Donne morte per mani di uomini che volevano ostacolare i diritti di tutte, fosse quello al voto o il diritto di disporre liberamente del proprio corpo: l’aborto, come ha ricordato anche Chimamanda Ngozi Adichie, è uno dei tanti temi usati contro l’indipendenza delle donne. Si dà loro delle assassine, si fa leva sul senso di colpa di una decisione che leggera non è mai. Il corpo femminile è tutto un terreno di battaglia: in Italia, per esempio riflettiamo sul taglio al bonus baby-sitter per le famiglie, relegando così le donne al mero ruolo di madri casalinghe? Sono i governi patriarcali che rendono politiche le mestruazioni tassando assorbenti&co. al 22% come beni di lusso. Il tartufo è al 5%: vorrà dire che tamponeremo i flussi abbondanti con lamelle di bianco d'Alba.

La libertà del pensiero femminile e femminista sul proprio corpo non va bene per il patriarcato storico. L’idea che il potere del corpo sia in mano alla donna spaventa gli uomini. E Jameela Jamil in Tell Him ne parla ampiamente: “Gli uomini hanno paura che al di là del liquido seminale, le donne abbiano poco bisogno di loro e a dir la verità siamo sempre state autosufficienti e forti, mentre eccitavamo gli uomini e qualche volta li abbiamo fatti impazzire d’amore, di desiderio, di possessione. Abbiamo sempre avuto il potere. Quindi, usando l’unica cosa che poteva sopraffarci, il potere fisico, hanno inculcato in testa alle nuove generazioni la sottomissione e ci hanno controllato per migliaia di anni”. Un controllo che passa da diversi aspetti, tra cui il riconosciuto gender pay gap in campo professionale, o nell’arrogarsi il diritto di decidere il marito più ricco in base all’offerta della dote per una figlia da parte di un padre, ancora vigente in molte parti del mondo, o nel giudicare una donna per come si veste. Queste sono le cose che vanno dette, ribadisce Jameela Jamil da Twitter ai video:

gli uomini devono sapere cosa significhi essere perennemente in guardia dal resto del mondo

, proteggere la propria vita ogni volta che si mette piede in strada a qualunque ora del giorno e della notte, quando non persino in casa propria perché le minacce possono essere ovunque.

Bisogna ri-educare gli uomini ad una scuola di pensiero tutta nuova che comprenda empatia e sensibilità, far capire loro che l’apertura mentale elimina la paura di perdere il potere alla radice. Perché il femminismo non è mai prevaricazione, ma è uguaglianza tra persone di qualunque genere. “

Digli che è meglio essere delicato e forte piuttosto che essere duro e debole

. Non lasciare che nessuno gli dica “non fare la femminuccia” quando mostra sensibilità. Eliminando questi ridicoli ruoli di genere ci avvicineremo di più l’uno all’altro, non saremo più un mistero reciproco, e credo che potrà diluire la paura e la sfiducia che gli uomini provano nei nostri confronti. E rendendolo una persona più sicura e mentalmente stabile, allontanerai la probabilità che sia infiltrato dal patriarcato insicuro e patetico” spiega Jameela Jamil.

È per questo che agli uomini va insegnata una nuova percezione del sesso: “Digli del sesso. La parte divertente del sesso, la gioia del consenso entusiasta e del piacere reciproco. Non farlo diventare un argomento strano in casa. Se lo spingi nell’ombra, troverà Pornhub e quello diventerà il suo insegnante principale. Nessuno ha bisogno di questa roba. Imparare il sesso dal porno è come imparare a guidare da Fast And Furious”. Per Jameela Jamil bisogna principalmente mostrare agli uomini che le donne sono esseri umani, che non necessariamente devono essere soccorse in ogni momento, che possono farcela da sole. Che le donne sono intelligenti, divertenti, spiritose, e che esistono uomini in grado di apprezzarle alla pari per questo. Sono gli uomini che possono fargli da esempio, gli uomini che hanno scelto donne che il patriarcato lo affrontano e lo scansano ogni giorno. “Possiamo dover lottare con la nostra generazione di uomini, e con quelle precedenti, il che è triste e frustrante. So che vi sto chiedendo ancora più lavoro, ma abbiamo l’opportunità di dar forma al futuro della nostra società partendo da casa nostra. Costruire questi uomini da zero per dare spazio alle donne, invece di costringerci a compattarci in quell’angolino scelto da loro. Dio, dobbiamo essere proprio grandiose per aver superato tutta ‘sta roba. Diglielo”. Una volta ancora, tell him. Finché non lo capirà davvero.