Le elezioni viste dall’interno sono come i matrimoni. C’è una lunga preparazione, tanta ansia quando la data è a ridosso, poi la cerimonia si celebra e dopo lo spoglio e l’annuncio dei risultati si passa alla scadenza successiva. Appena le acque delle Elezioni del Parlamento Europeo 2019 si sono calmate, eletto alla presidenza del Parlamento l'italiano David Sassoli, la prossima tappa sarà a novembre, con la fine del mandato alla presidenza della Commissione Europea di Jean-Claude Juncker. Per la prima volta un collettivo di 70 politici e di personalità internazionali – per l’Italia è Romano Prodi – ha sollecitato i membri della commissione affinché la loro prossima scelta sia femminile. Alla fine è stata scelta Ursula Von der Leyen, la ministra della difesa tedesca, una per la quale fare sette figli - sette - non è stato d'intralcio alla carriera politica, in un paese dove il sostegno per le madri è molto forte. Prima di lei, però, si parlava di dare quel ruolo a Christine Lagarde, la presidente del Fondo Monetario Internazionale. Non molto a sorpresa, Lagarda va invece a sostituire Mario Draghi alla guida della Banca Centrale Europea. Ma perché c'era stata questa sollecitazione, e chi è Christine Lagarde?

Mettendo da parte la questione quote rosa, le donne rappresentano la metà dell'umanità e un mondo in cui ai vertici ci sono sempre e solo uomini non può rappresentare le esigenze della popolazione. Il numero di donne nel Parlamento Europeo è raddoppiato da quando è diventato a elezione diretta, nel 1979, ma sono ancora in minoranza. Alla presidenza di questo organo legislativo, i dati sono ancora più scarni. La prima presidente eletta è stata Simone Veil nel 1979. Poi c’è una lunga lista di presidenti uomini fino al 1999, quando viene eletta Nicole Fontaine. Dopo di che, solo uomini. L’altro organo dell’Ue è il Consiglio europeo, composto dai capi di stato o di governo degli Stati membri dell'UE. Dal 2009, con il trattato di Lisbona, i membri del Consiglio scelgono un presidente che rimane in carica due anni e mezzo. Da allora ci sono stati due presidenti: l’olandese Herman Van Rompuy e poi il polacco Donald Tusk. L’ultimo organo dell’Ue da analizzare è, appunto, la Commissione Europea, che ha potere esecutivo. È composta da 28 rappresentati degli Stati membri (almeno fino a quando il Regno Unito si deciderà a capire cosa vuole fare) scelti tra le personalità di spicco di ogni nazione. Il mandato del presidente della Commissione Europea dura 5 anni e come già detto, è attualmente ricoperto dal lussemburghese Jean-Claude Juncker. Anche qui, nonostante esista dal 1958, questa carica non era mai stato affidata a una donna. Per quanto riguarda la presidenza della BCE, carica che dura 8 anni, è stata ricoperta da soli uomini, di cui l'ultimo l'italiano Mario Draghi.

Christine Lagarde, a capo dell’FMI, era come detto la preferita di molti alla Commissione Europea. E invece per otto anni guiderà l'organo incaricato dell'attuazione della politica monetaria per i paesi dell'eurozona. Per cui dovremmo conoscerla meglio, e forse trarre da lei qualche spunto di ispirazione. Parigina, laureata in legge, dopo aver fatto una scalata record nell’avvocatura francese, Christine Lagarde si è trasferita in Belgio e ha aperto uno studio legale che si occupa solo di leggi emesse dall’Unione Europea. Tuttavia, in Francia viene richiamata di volta in volta per ricoprire il ruolo di Ministra. Poi succede che nel 2011 il presidente del Fondo Monetario Internazionale Dominique Strauss-Kahn viene coinvolto nel famoso scandalo di tentata violenza sessuale nei confronti di una cameriera d’albergo a New York (da cui verrà assolto), e decide di dare le dimissioni. Al suo posto viene scelta lei, a occhio rigidissima e severa. Siamo sicuri?

Naaaaa. Christine Lagarde è nata il primo gennaio del 1956, come dire: facciamo conto tondo. Alla nascita di chiama Christine Lallouette. Il padre era docente universitario, la madre insegnate alle superiori. Cresce in Normandia, a Rouen, e in pochi sanno che da ragazza è stata campionessa di nuoto sincronizzato, medaglia di bronzo ai campionati nazionali quando aveva 15 anni, ed ecco perché a 63 anni ha un fisico snello e slanciato ("faccio ginnastica anche quando sono seduta", dice). Prima di laurearsi ha vinto una borsa di studio per gli Stati Uniti, nel Maryland, e ne è tornata con un inglese perfetto privo di inflessioni. Nel 1981 è entrata nel famoso studio legale Baker and McKenzie. Di lì a poco ne diventa la prima donna presidente. Mai raccomandata dagli uomini, mai incline ai giochi di potere e alle trattative di partito, ha fatto la sua scalata senza bisogno di passare per i corridoi più stretti della politica. Si è semplicemente imposta.

Vita privata sacrificata per fare carriera? Nemmeno quello. Nel 1982 si è sposata con Wilfried Lagarde con cui ha avuto due figli, Pierre-Henri, 25 anni, e Thomas, 23 anni, e quando ha divorziato ha mantenuto il cognome del marito. Dal 2006 è sposata invece con l'imprenditore Xavier Giocanti e quando lo scrittore Yann Moix ha dichiarato ai giornali che le donne dopo i 50 anni sono “troppo vecchie da amare”, Christine ha suscitato molto scalpore con le sue dichiarazioni dettagliate su quanto sia divertente il sesso da sessantenne. D’altra parte, non è una che le manda a dire. Quando nel 2008 è scoppiata la grande crisi economica mondiale, ha dichiarato che tutto questo non sarebbe mai successo "se la la banca Lehman Brothers si fosse chiamata Lehman Sisters".

Oggi si batte perché il ruolo e l’autorevolezza delle donne venga riconosciuto universalmente, ricordando quando era la presidente dello studio legale Baker and McKenzie e i clienti giapponesi credevano fosse la segretaria del capo e le chiedevano di preparare il caffè. Trova anche il tempo per cucinare e fare giardinaggio ed è una molto incline alla battuta salace. Da quando è una donna potente, potentissima, è circondata da uomini che la adulano. Da come racconta il Daily Mirror, pare si diverta molto a essere dipinta come una dominatrix che frusta i banchieri. Ultima curiosità su di lei: ha deciso da tempo di non tingere i capelli e li ha lasciati bianchi, cosa che le dona molto. Quante cose potrà fare per le donne, in Europa, una presenza così esplosiva?