A occhio, sembra che anche stavolta gli Incel stiano prendendo un granchio e ne usciranno con le ossa rotte. Spoiler: non è una metafora (e più avanti si capirà perché). Per chi non lo sapesse, gli Incel sono un movimento nato con la diffusione di internet e riguarda quasi esclusivamente il mondo maschile. Più che una filosofia, il movimento Incel avanza delle lamentele. I suoi membri (senza tessera di adesione) affermano che le coppie non si formino per amore, ma perché le donne vengono attratte dal principio LMS, ovvero: Look, Money, Status. Chi non vanta nessuna di queste qualità, o almeno un equo bilanciamento fra tutte e tre, è condannato a rimanere solo (se non vergine) per tutta la vita. Quando sono nati i primi forum online, e poi pagine e gruppi su internet, gli uomini Incel hanno scoperto di essere molti. Dandosi appoggio, hanno confermato e rafforzato le loro convinzione autogenerando rancore contro le uniche responsabili della loro solitudine: le donne. Uomini con problemi di approccio che non sempre chiedono aiuto a uno specialista, e che non puntano a coltivare aspetti del loro carattere che possano renderli interessanti? Probabile. Gli Incel si affidano a manuali di seduzione densi di stereotipi, come il famoso The Game del giornalista Neil Strauss, che per loro è una bibbia (ma che trovano ansiogeno).

Negli ultimi due anni, con la ripresa del femminismo, col #metoo e l’elezione di Donald Trump, gli Incel sono entrati a far parte di un calderone in cui bolliva di tutto. Senza che questa popolarità abbia fatto di loro dei Casanova. La generazione più interessata dal fenomeno è quella formata dagli universitari, l’età in cui se non hai ancora fatto sesso – o è passato molto tempo dall’ultima volta – ti senti perso. Questi ragazzi sembrano cercare scappatoie alternative (o aggiuntive al livore) per uscire dall’empasse, e quella scappatoia è diventata la porta dello studio di un chirurgo estetico. Quante ossa sei disposto a farti rompere per andare a letto con una donna?, titola un recente articolo di The Cut in cui si racconta la storia di un ragazzo che, dopo aver tentato goffamente tutti gli approcci possibili con le donne, si è rifugiato in un forum chiamato Sluthate (Odio verso le sgualdrine) in cui altri come lui – conta più di 10mila iscritti – si fomentano a vicenda nella convinzione di venire respinti perché brutti. Addirittura, alcuni di loro postano la propria foto solo per farsi dire dagli altri “sì, sei davvero orribile”, quasi come se fosse una consolazione che esclude altre cause più difficili da rimuovere.

Alcuni dei temi trattati nel forum Sluthate, e altri simili? Si parla molto, e cercando di imprimere all’argomento autorevolezza, dell’errore della società moderna di aver dato alle donne la possibilità di fare carriera, permettendo loro di diventare più esigenti nella scelta del partner (o di saltare da un uomo LMS all’altro), invece di affrettarsi da giovanissime a trovare una sistemazione. Secondo i dibattiti di Sluthate, la disponibilità di una donna ad accontentarsi aumenta però improvvisamente quando sono “vecchie e usate”, e per vecchie si intende dai 30 anni in su. Infine, su Sluthate ci si trova tutti concordi nell’affermare che ormai le donne sono la vera classe privilegiata del pianeta, corteggiate da ogni direzione e favorite nei processi di divorzio. Nessuna discussione sulla violenza di genere, sul divario salariale, sulla discriminazione verso le donne incinte nei posti di lavoro, sulla cultura dello stupro.

Leggendo l’articolo di The Cut si scopre che questo ragazzo, che usa lo pseudonimo Truth4lie, soffre da tempo di depressione e ansia causate da traumi infantili. Ma soprattutto di dismorfofobia, il disturbo che induce un paziente a vedere su di sé difetti che gli altri non notano. Durante un soggiorno in clinica da giovanissimo, imposto dalla famiglia, leggeva molto Camus, di cui gli piace il concetto della vita senza un senso, o libri che analizzano le teorie di “oneitis”, la fissazione che induce gli uomini all’eccesso di romanticismo che rende schiavi delle donne, e quello di “ipergamia”, il principio evolutivo che spingerebbe le donne a scegliere partner dagli standard sempre più elevati. La sua fissazione ha fatto progressi quando ha cominciato a provare rancore verso le donne con bambini che incontra (“mi disgusta pensare che abbiano rovinato il loro corpo per avere un figlio con un altro”, spiegava nel forum). Poi ha iniziato a vantarsi con i suoi simili di lavorare per distruggere l’autostima delle belle donne della sua cerchia lavorativa. Truth4lie era convinto che la sua sfortuna in amore dipendesse dai problemi psicologici giovanili. Dopo essere entrato nel forum, ha iniziato a convincersi che il vero problema fosse il suo aspetto fisico. Un alibi più rassicurante, poiché modificare il proprio viso e il proprio corpo è molto più facile che lavorare su un trauma ed uscire dall’egosintonia, la condizione per cui si finisce per stare comodi nel proprio disagio psicologico.

Riguardo ai maschi di successo a essere presi di mira sono i modelli, i tipi alla Lucky Blue Smith, quei ragazzi “adorati giorno e notte solo grazie alla loro genetica di alto livello, che fanno un sacco di soldi e ricevono continue conferme dalla società, senza doversi mai preoccupare di come pagare l'affitto”. Questo tipo di fortunati vengono chiamati dagli incel “Chad”. Li odiano, ma pensano che diventando come loro possono ottenere le stesse cose che hanno loro. Hanno iniziato assumendo steroidi.

Masticando cibi durissimi per sviluppare la mascella volitiva.

Provando anche il “jelqing”, la tecnica che farebbe allungare il pene (?!). Niente ha funzionato ed è emersa la convinzione che il problema siano le ossa. Se la sono presa con le madri – l’espressione estrema della misoginia – colpevoli, secondo loro, di non essersi prese cura di sé a sufficienza mentre erano incinte, danneggiandoli. Il loro guru “che dovrebbe essere elevato all’importanza di Mandela, Shakespeare, Luther King, Cartesio e Madre Teresa” è diventato Barry Eppley, un chirurgo plastico dell’Indiana che si è specializzato in questo tipo di pazienti, che si presentano con la foto di David Gandy, o la loro, migliorata con Photoshop.


Barry Eppley cancella i loro connotati e li ridisegna. Allarga le loro spalle rompendo e ricostruendo le clavicole. Accontenta richieste di ingrandimento dei testicoli, anche se lui stesso si chiede come possa migliorare la vita del paziente. Lui non giudica: esegue tutto nei limiti della deontologia. Rifiuta le richieste irrealizzabili, come quella del paziente che voleva cambiare la forma del cranio. Attribuisce la colpa allo showbiz per aver diffuso modelli maschili estremi. Da lui è arrivato anche Truth4lie. Naso, mento, impianti alla mascella. Finito il lavoro, il ragazzo si guardava intorno cercando di leggere negli occhi delle infermiere segni di approvazione per il suo nuovo aspetto. Tornato nel forum, ha raccontato la sua esperienza, ha espresso i suoi desideri e le sue aspettative. Per poi chiedere dove si trovano tutte le donne che non ha avuto finora, e come si fa a conquistarle. Chissà quando si accorgerà che il problema non stava nelle sue mascelle. Chissà quanto alto è il rischio che non sarà disposto ad ammetterlo. Chissà a quel punto, con chi se la prenderà.