Cento anni offrono spunti per grandi festeggiamenti a chiunque, anche se è probabile che Federico Fellini i suoi li avrebbe trasformati nel più bel film mai girato sulla confusione esistenziale e professionale di un regista, capace di riconquistare la gioia di vivere con un carosello finale, come quello di . Un film del film mai fatto. Forse in questo ci sarebbe stata anche la variante infernale de La Dolce vita, il monito politico di Prova d’orchestra, i migranti di guerra di E la nave va, le parodie del piccolo schermo di Ginger e Fred e l’Italia fascista di Amarcord, insieme al suo modo visionario di dirigere la realtà. Un universo onirico pieno di verità e poesia, evocato dai festeggiamenti del suo primo centenario con mostre, omaggi ed eventi di un compleanno lungo un anno, per le celebrazioni di Fellini 100 del Mibact, da Rimini e Roma, a Berlino e Beirut. In libreria con la ricca bibliografia felliniana, rinfrescata da nuovi volumi come Amarcord Fellini. L'alfabeto di Federico, appena pubblicato da Oscar Iarussi (Il Mulino, 2020), dalla A di Amarcord alla Z di Zampanò. In sala con diverse rassegne di film originali e restaurati, insieme al ritratto intimo e innamorato della vita del nuovo documentario Fellini degli Spiriti di Anselma Dell’Olio (al cinema dal 21 marzo con Nexo Digital), arricchito da materiali d’archivio e testimonianze inedite, da Terry Gilliam e William Friedkin, tra cartomanti e sensitive.

instagramView full post on Instagram

Il calendario ufficiale d'iniziative che ricordano Federico Fellini a 100 anni dalla nascita è ricchissimo e non tocca solo l’Italia, ma il programma delle celebrazioni romagnole, con in testa Rimini a Gambettola, intensifica la gamma di retrospettive cinematografiche e performance artistiche, teatrali e circensi, a partire da Fellini 100 Genio immortale. La mostra. Una grande raccolta di foto, documenti, oggetti di scena e materiale inedito, progettata da Studio Azzurro di Milano, pronta a lasciare i suggestivi spazi riminesi di Castel Sismondo (il 15 marzo), con un tour itinerante che tocca Roma, Mosca, Berlino e Los Angeles, mentre Rimini aspetta l’inaugurazione del Museo Internazionale Federico Fellini e I meravigliosi dialoghi tra Federico Fellini e Lucio Dalla, trasformato dopo tre decenni in musica e racconto nella Sala del Giudizio dei Musei Comunali di Rimini (23 febbraio).

Nel frattempo, la capitale, scelta come seconda casa da Fellini insieme agli Studi di Cinecittà, già mentre scrive la sceneggiatura di Roma città aperta per Roberto Rossellini, inganna l’attesa della mostra itinerante con altre iniziative. Musicisti di fama internazionale come Yury Revich e Pietro Roffi hanno già propiziato le atmosfere oniriche ideali, inaugurando Ō Tempo di Festival al Museo Nazionale Romano a Palazzo Altemps (fino al 24 giugno 2020), con improvvisazioni delle colonne sonore dei film di Fellini realizzate da Nino Rota. Una selezione d'immagini conservate della Fototeca Nazionale (Centro Sperimentale di Fotografia), arricchisce i tesori bibliografici della Biblioteca Angelica, la prima aperta al pubblico in Europa nel 1604, con un Federico Fellini. Ironico, beffardo e centenario (fino al 28 febbraio). L'esposizione curata da Simone Casavecchia e la selezione più ampia di fotografie dell'uomo e del grande artista, approfondita del volume che l'accompagna pubblicato da Edizione Sabinae, spazia dalla gigantografia appesa nel suggestivo Salone Vanvitelliano, all’inedita dieta dell’astronauta. Perfetta anche per gli artisti e scritta con guizzo beffardo durante la lavorazione de La città delle donne, con il proposito di non far dimagrire nessuno e divertire tutti.

Federico Fellini, Ironico, beffardo e centenariopinterest
Courtesy Edizioni Sabinae
Federico Fellini, Ironico, beffardo e centenario, installazione Salone Vanvitelliano, Biblioteca Angelica

Le pellicole originali in 35mm di Roma e La dolce vita, saranno proiettate anche al Palazzo delle Esposizioni di Roma con la rassegna cinematografica La città negli occhi, in occasione della grande mostra dedicata alle Metropoli di Gabriele Basilico (dal 27 marzo al 9 aprile). A restare in modo permanente a Roma, presso la storica Palazzina Fellini di Cinecittà e la mostra-installazione Felliniana – Ferretti sogna Fellini. Realizzata dallo scenografo di fiducia di tanti sogni Felliniani, Dante Ferretti, ricostruiti per l'occasione insieme al premio Oscar Francesca Lo Schiavo, tra la vecchia Fiat 125 rossa con sui si spostava in città (spesso insieme a Ferretti), la casa di piacere de La città delle donne e il cinema riminese Fulgor dell’infanzia e dell’Amarcord di Federico.

Fellini 100 ha già toccato Trieste e il programma di eventi concepito per attraversare il 31Trieste Film Festival con Fellini East West, mentre le fotografie di scena di Fellini. La dolce vita – 8½ restano in mostra nel suo Magazzino delle idee (fino all’1 marzo 2020). 120 immagini animano il percorso espositivo con gli obiettivi di Pierluigi Praturlon, autore del celebre scatto di Anita Ekberg nella Fontana di Trevi, di un grande amico di Fellini e Pasolini come Gideon Bachmann e di Paul Ronald, chiamato dallo stesso Federico sul set di e quel carosello che continua a girare intorno al mondo.

Sono proprio gli scatti inediti di Paul Ronald, fotografo di scena ufficiale di 8 ½, donati ad Antonio Maraldi, direttore del Centro Cinema Città di Cesena, a dare un ritmo fantasmagorico a numerose altre mostre internazionali, dalla Plaza Indonesia Film Festival 'color of love' di Jakarta (fino 29 febbraio 2020), al MAM Rio - Museu de Arte Moderna di Rio de Janeiro (fino 15 marzo 2020). Anche l’itinerante Centenario. Fellini nel mondo farà altrettanto in dieci sedi internazionali con date ancora da definire (da marzo 2020 a marzo 2021).

I festeggiamenti del centenario toccano anche Milano, dal Gran ballo in maschera di Carnevale del FAI che celebra l’universo felliniano nel maestoso salone delle feste in stile neoclassico di Palazzina Appiani (22 febbraio), alla mostra ospitata alla fine dell’estate a Palazzo Reale con 1920 – 2020 Federico Fellini. Un racconto (17 settembre - 15 novembre 2020), insieme q molte rassegne.

Il programma ancora molto ampio, si estende dal’immaginario riprodotto in cartapesta per il carnevale, alle fiabe, dalla danza al teatro, dal circo al cibo nei disegni del suo Libro dei sogni, con il documentario Il cibo nel cinema di Fellini di Giuseppe Ricci che arriva fino a Beirut con la V Settimana della cucina italiana nel mondo (19 novembre-21 dicembre).

I concerti attraversano i generi spingendosi con il flautista Andrea Griminelli, da Brasilia ad Hanoi (29 maggio - 6 giugno), mentre decine di rassegne cinematografiche di film originali e restaurati, tornano nelle sale italiane e del mondo, oltre che in diversi spazi della cultura, dal Palazzo delle Esposizioni di Roma al Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci di Prato (fino 22 febbraio), dal Deutsches Film Institut di Francoforte (01 aprile - 30 giugno) e il Casula Powerhouse Arts Centre di Sydney (19 maggio - 23 giugno), al Beijing International Film Festival di Pechino (17-27 aprile). Tante occasioni diverse per ricordare che forse aveva ragione il regista cinque volte premio Oscar: "Il visionario è l'unico vero realista".

Fellini Fellini, murale Riminipinterest
© Gilberto Urbinati, Courtesy Comune di Rimini
Fellini Fellini murale nel Borgo di Rimini