Il lockdown ha imposto una quarantena casalinga forzata e non per tutti è stata occasione di svago, riflessione, sana noia che alimenta la fantasia. Per le vittime di violenza domestica il Coronavirus ha significato (e significa ancora) dover condividere gli spazi di casa con chi le minaccia o abusa, esponendo loro e i figli a rischi continui. Una nuova possibilità di denuncia, sempre in forma discreta, viene dall'iniziativa promossa dai centri antiviolenza in collaborazione con Federfarma: la mascherina 1522. Una richiesta "in codice" che lega al numero nazionale antiviolenza 1522 la possibilità di poter ricevere aiuto in caso di necessità, e qualora sia impossibile rivolgersi personalmente ad un'associazione antiviolenza. Secondo Di.Re, le denunce di maltrattamenti nel corso del primo mese di quarantena da Coronavirus sono aumentate del 74,5% rispetto all'anno precedente, mentre il 1522 ha registrato il quintuplo dei casi denunciati via chat e il triplo telefonicamente.

Richiedere la mascherina antiviolenza 1522 al banco della farmacia equivarrà ad una sorta di pre-allerta di maltrattamenti domestici, senza dover entrare nel dettaglio. I farmacisti si attiveranno discretamente per aiutare chi ne farà richiesta, nel rispetto della privacy della persona interessata. Funzioneranno solo per indirizzare le persone al 1522, il numero dal quale ricevere tutto il sostegno e le indicazioni per portare avanti una denuncia per abusi, maltrattamenti o percosse. In un documento del Dipartimento per le Pari Opportunità è stato sottolineato che comunque in nessun caso i farmacisti dovranno sostituirsi alle forze dell'ordine o alle strutture di tutela e protezione delle donne vittime di violenza domestica e di stalking: si limiteranno a riportare alla vittima i contatti per avere sostegno. In Italia sono sempre attivi il Telefono Rosa 1522 numero antiviolenza, la rete di centri Di.Re e Differenza Donna per la tutela anche legale, e la app YouPol della Polizia di Stato, che ha esteso i servizi anche alle denunce di maltrattamenti e abusi.