Oggi, 7 novembre 2020, la storia che leggerete tra poco da ipotesi è diventata realtà: Kamala Harris è la prima donna a ricoprire la carica di Vice Presidente degli Stati Uniti d'America. A volerla è stato Joe Biden, 46esimo presidente e neo inquilino della Casa Bianca.

Comunque vada, è passata già alla storia. La candidatura della senatrice democratica della California Kamala Harris in ticket con Joe Biden alle presidenziali Usa di novembre 2020, è la notizia più battuta da quando l’ex vicepresidente di Barack Obama l’ha ufficializzata. Quattro anni fa non si è verificato il primato di Hillary Clinton presidente, ma forse stavolta si riuscirà a realizzare il sogno di una donna asia-afro-americana (ma lei si definisce solo “americana”) che diventa la seconda figura più potente del mondo. Harris, che si era candidata direttamente alla presidenza per poi ritirarsi, ha 55 anni, l’età in cui la maggior parte delle donne sul pianeta fino a pochi anni fa si sentivano invisibili e messa da parte, una condizione che è cambiata rapidamente negli ultimi tempi per tutta una serie di fattori storici, ai quali Kamala sta già dando il suo contributo. Sarà inevitabile chiamarla sempre per nome: Kamala si pronuncia comma-la ed è uno dei tanti modi per indicare in sanscrito il fiore di loto. Le è stato dato dalla madre, che per tutte le sue figlie ha scelto nomi presi dalla cultura indù perché "Una cultura che adora le dee produce donne forti", ha spiegato la signora al Los Angeles Times. Il secondo nome della candidata alla vicepresidenza è Devi, che sempre in sanscrito vuol dire “dea”. Quindi “La dea del fiore del loto”. Politica, poesia e misticismo.

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La figura della madre di Kamala Harris, scomparsa nel 2009, è stata importantissima nella formazione della Harris. Shyamala Gopalan era un’oncologa che si è dedicata alla ricerca sul cancro al seno. Era emigrata dall’India nel 1960 per conseguire un dottorato in Endocrinologia alla Berkeley. Il padre di Kamala non è da meno: Donald Harris, 82 anni, afro-giamaicano, è un professore emerito di economia della Stanford University emigrato dalla Giamaica britannica nel 1961 per studiare Economia, anche lui alla Berkeley. Ma è importante anche la figura della nonna materna di Kamala Harris, una leggenda di famiglia. Rajam Gopalan, era stata promessa sposa a 12 anni e si è dovuta sposare a 16, ma è diventata una donna sicura di sé che ha sfruttato la sua posizione di moglie di un uomo appartenente a una casta superiore per difendere i diritti delle donne svantaggiate. Negli anni '40, in India, nonna Rajam girava su un Maggiolino Volkswagen e con un megafono urlava dal finestrino istruzioni con cui spiegava alle donne povere la cultura del controllo delle nascite.

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Eletta al Senato della California nel 2017, Kamala Harris è stata anche Procuratrice distrettuale di San Francisco e Procuratrice generale dello Stato. È stata lei a spingere, il disegno di legge che ha reso dopo 140 anni dalla prima proposta – incredibile a dirsi – il linciaggio un reato federale, un crimine che fa ancora parte della “cultura” razzista americana. Più recentemente, durante i disordini, è stata una delle sostenitrici della riforma della polizia. Kamala ha pubblicato diversi libri, tutti recensiti con piogge di stelline e uno di questi è per bambini e si intitola Superheroes are everywhere, in cui spiega ai bambini che il potere di rendere il mondo un posto migliore è dentro tutti noi. Nel libricino Kamala Harris racconta di come, prima di diventare Procuratrice distrettuale e senatrice degli Stati Uniti, era una bambina che amava i supereroi e li trovava ovunque: nella sua famiglia, tra i suoi amici, anche per strada. Persone comuni che le hanno insegnato come “tutto ciò che devi fare per essere un supereroe è essere il meglio che puoi essere”.

Kamala Harris è sposata a un uomo molto popolare negli States. È l'avvocato Douglas Emhoff, suo coetaneo, ebreo, che si occupa di cause del mondo dello spettacolo. Si sono sposati il 22 agosto 2014 a Santa Barbara in California e non hanno figli. Doug, come viene comunemente chiamato, ha però due figli Cole e Ella, avuti dalla moglie precedente, Kerstin. Pare che Kamala si sia fatta voler bene dai due ragazzi che la chiamano "Momala". Nell’agosto del 2019, la coppia formata da Kamala Harris e suo marito Douglas Emhoff ha dichiarato un patrimonio netto di circa 5,8 milioni di dollari. Doug farà campagna elettorale insieme alla moglie del candidato presidente, Jill Biden. I motivi per cui Biden ha scelto Harris sono strategici, tra cui la sua multiculturalità, ma soprattutto di competenza, perché l’ha definita “una guerriera senza paura”. È la quarta donna a far parte di un ticket presidenziale: prima di lei sono state candidate alla vicepresidenza la democratica Geraldine Ferraro nel 1984 con Walter Mondale, la repubblicana Sarah Palin nel 2008 con John McCain, e infine Hillary Clinton nel 2016, come presidente. La scelta di Kamala Harris come sua vice potrebbe permettere a Joe Biden di raccogliere il voto delle minoranze riluttanti, quelle fasce sociali che negli Stati Uniti, dove l’affluenza alle urne è sempre incredibilmente bassa, disertano l’esercizio del loro diritto al voto perché si sentono sotto-rappresentate. Ma che si mossero con Obama, facendo il miracolo.