Oggi, il 25 novembre, è la giornata per l'eliminazione della violenza sulle donne, a istituirla è stata una risoluzione delle Nazioni Unite nel 1999 e da allora, ogni anno, si tengono manifestazioni ed eventi pubblici per sensibilizzare l'opinione pubblica sul problema che il Presidente Mattarella, l'anno scorso, ha definito "un'emergenza pubblica". Diffondere informazioni e dati sulle violenze subite dalle donne è essenziale: conoscere il problema, infatti, equivale a un passo importante verso la sua risoluzione.

Quest'anno però, a causa della pandemia da Covid-19, sarà difficile tenere convegni, manifestazioni, riunioni e sarà anche difficile, rispetto agli anni scorsi, raccogliere fondi e adesioni per le associazioni che si occupano di combattere questa piaga sociale.

Nonostante la pericolosità del virus e, di conseguenza, la necessità di mantenere il distanziamento sociale, anche in questo 2020 c'è molto che possiamo fare per combattere la violenza sulle donne, un problema che, va ricordato, rischia addirittura di peggiorare con i lockdown e le donne impossibilitate a uscire di casa.

A chi chiedere aiuto

La violenza sulle donne avviene spesso tra le mura domestiche, e questo la rende particolarmente insidiosa perché i legami affettivi ed economici che tengono le donne vicine a chi le maltratta (spesso mariti, fidanzati o compagni) rendono più difficile allontanarsi, chiedere aiuto e denunciare.

Chi subisce violenza può chiamare un numero istituito appositamente, il 1522. Il numero offre assistenza 24 ore su 24 con operatrici capaci di fornire supporto e soluzioni concrete ai casi specifici. Il 1522 è disponibile in più lingue, quindi anche chi non parla italiano può usufruire del servizio, che è stato promosso dalla Presidenza del Consiglio e dal Ministero delle pari opportunità.

Oltre al 1522 ci sono altri modi per ricevere, via telefono e in modo immediato, un aiuto: il telefono rosa è un'associazione che si occupa di fornire assistenza alle vittime di stalking, violenza psicologica e fisica. Il numero del telefono rosa è lo 0637518282. L'aiuto non consiste soltanto in un supporto immediato a voce, ma in una rete di supporto legale e case d'accoglienza a cui accedere, cioè luoghi sicuri in cui chi ha subito violenza (compresi i propri bambini) può vivere in serenità e privacy.

Molte città italiane hanno la propria rete di accoglienza e di supporto gestita dai servizi sociali: chiamare i carabinieri (al 112) o la polizia (al 113) è un modo rapido per sfuggire alle violenze e riuscire a trovare un aiuto. Le forze dell'ordine interverranno, sul momento, se necessario e contatteranno direttamente i servizi sociali.

Un'altra opzione se si ha bisogno di aiuto è chiamare la propria associazione anti-violenza sul territorio. Ce ne sono varie, come la Casa delle Donne che ha sede a Bologna e offre sia supporto telefonico che attività e progetti per l'inserimento lavorativo delle donne. Casa delle Donne fa parte di una mappa (che si trova a questo link) in cui è possibile cercare il centro più vicino su tutto il territorio italiano.

brussels, belgium   november 11 polish, mainly women, demonstrate in front of the berlaymont, the eu commission headquarter union against the new restriction on abortion law in poland on november 11, 2020 in brussels, belgium polands top court has ruled that abortions in cases of foetal defects are unconstitutional polands abortion laws were already among the strictest in europe but the constitutional tribunals ruling will mean an almost total ban once the decision comes into effect, terminations will only be allowed in cases of rape or incest, or if the mothers health is at risk photo by thierry monassegetty imagespinterest
Thierry Monasse//Getty Images

A chi donare

Il 25 novembre, negli ultimi anni, è stata anche una data in cui le associazioni hanno potuto far conoscere il proprio lavoro, magari con riunioni, conferenze, eventi pubblici e manifestazioni. Quest'anno, per via della pandemia, tutto ciò sarà molto più difficile. Ma fare qualcosa per supportare le associazioni che fanno questo lavoro è possibile.

Per donare a Telefono Rosa, che si occupa di dare ascolto a chi subisce violenza, di consulenza e assistenza legale, di supporto domiciliare, di sostegno alla genitorialità e ha uno sportello antistalking, c'è un apposito link per le donazioni, sia annuali che una volta ogni tanto.

Mentre per donare a Casa delle Donne, la onlus che offre un numero per le emergenze, un sistema di ospitalità d'urgenza, un programma di orientamento al lavoro e di gruppi di sostegno, c'è questo link a cui destinare il proprio 5x1000 o fare una donazione, anche via Paypal.

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