Lucrezia Roncadi è di Medolla, un piccolo paese in provincia di Modena, ha una formazione universitaria artistica, è docente d’arte, volontaria e coordinatrice del progetto Manigolde, sartoria sociale nata all'interno di Mani Tese di Finale Emilia, sempre in provincia di Modena.

Che cosa puoi fare tu per gli altri in questo momento e condividerai per #time2share?
Possiamo attivarci al cambiamento, acquistare un capo d'abbigliamento non dev’essere solo un’azione ma una scelta. Siamo quello che acquistiamo e quindi quello che indossiamo. Ognuno di noi fa scelte differenti, chi segue le ultime tendenze o chi preferisce la comodità, ma ci siamo mai chiesti chi ha realizzato i capi che indossiamo? Posso condividere con voi l’esperienza di Manigolde sartoria sociale. Insieme a Manigolde per il #time2share vi faremo vedere come recuperare uno dei vostri capi d’abbigliamento seguendo la filosofia della nostra collezione Rimani: realizzeremo insieme a voi un re-fashion che necessita solo di ago e filo.

Com’è nata questa tua passione?
Vivo nel mondo della moda da sempre, i miei genitori sono artigiani tessili, mia sorella modellista. Gli studi universitari a Bologna mi hanno avvicinata ad acquistare abbigliamento di seconda mano, inizialmente per un'esigenza di trovare capi a poco prezzo, poi è diventato un vero e proprio stile di vita. Uno dei primi luoghi dove ho ricercato capi unici e personali è stato nell'emporio di Mani Tese, a Finale Emilia. L’associazione dal ‘96 raccoglie beni usati che rivende per finanziare progetti locali e di cooperazione internazionale dell’Ong Mani Tese con sede a Milano. Negli anni da semplice cliente sono entrata come servizio civilista e successivamente volontaria. Dal 2019 abbiamo dato vita a Manigolde sartoria sociale, il progetto nasce dalle tonnellate di abiti che vengono donate all'emporio, riuscendo a dare nuova vita a questo patrimonio di tessuti e accessori, ripensando e ricreando nuovi abiti dalla materia inerte altrimenti destinata allo spreco. Ogni capo d'abbigliamento realizzato da Manigolde sartoria sociale è un capo raro, che porta con se un trascorso fatto di attenzioni e cure per le persone, oltre che per i materiali. Il processo di produzione dà valore alle idee e alle competenze di ognuno rispettando i ritmi del singolo. Ad oggi abbiamo definito tre collezioni: Manigolde, con capi che vengono interamente realizzati in sartoria, dal cartamodello al taglio del tessuto fino al confezionamento, Rimani, una collezione composta da capi originariamente donati all'emporio e trasformati dalla nostra creatività e Rimani Puro, abiti vintage perfetti e unici così come sono. Vengono sanificati, rammendati se necessario e riportati al loro splendore. Grazie a questo progetto vogliamo dimostrare come le scelte possono essere molteplici, sta al singolo informarsi e decidere cosa lo rappresenta di più. Non è usato è economia circolare, non più fatta di scarti ma di beni rimessi in circolo perché il macero e la discarica non sono il solo metodo di economia che conosciamo.

Che cosa ti piacerebbe imparare da qualcun altro?
Fare rete è importante e fondamentale, da questa pandemia mi porto dietro piccole capacità che ho acquisito da chi durante il primo lockdown ha messo in rete le sue competenze. Vorrei imparare le basi della ceramica e a fare la maglia. Condividere le proprie abilità e idee di cambiamento è un dono che aiuta a sentirci partecipi di un mondo fatto di persone, incontri e umanità.