Sandro Perilli si definisce "una persona che casualmente e gradualmente si è appassionata all'arte, all'antiquariato, alla fotografia e al tennis. Nella gioventù il tempo mi sembrava sempre sfuggevole, prezioso e farcito di ansia". Da qualche anno ha terminato il suo percorso lavorativo, "mi sento finalmente libero". L'arte lo aiuta ad assaporare il qui e ora.

Che cosa puoi fare tu per gli altri e cosa condividerai per #time2share?
Quello che posso fare in base alle mie passioni è trasmettere qualche mia piccola opera d'arte che possono essere cinque disegni a china e cinque quadretti 10 x 10 su legno realizzati con tecnica mista con l'augurio che piacciano.

Come è nata la tua passione?
La mia passione è nata leggendo libri e saggi, frequentando i mercatini dell'usato e dell'antiquariato e visitando mostre grazie alle quali mi sono innamorato di alcuni artisti. Il primo colpo di fulmine fu Erté, poi Dalì, poi Boccioni, ma il mio più grande amore artistico è Egon Schiele. In generale penso che l'arte, oltre a essere bella, è utile per il nostro bel vivere.

Che cosa ti piacerebbe imparare da qualcun altro?
Giocare bene a tennis.