Maria Luisa Frisa è curatore, critico, professore all’Università Iuav di Venezia, si è laureata in storia dell’arte a Firenze. "La moda è venuta dopo l’arte contemporanea. La moda è uno straordinario osservatorio sulla contemporaneità" racconta.

Che cosa puoi fare per gli altri in questo momento e condividerai per #time2share?
Posso mettere a disposizione il mio sapere e le mie intenzioni. Nella conversazione con Judith Clark spiegherò/spiegheremo cosa vuol dire fare una mostra di moda, ma anche le nostre continue messe in discussione della disciplina.

Com’è nata questa tua passione?
Quando mi occupavo di arte contemporanea ed ero un critico militante era naturale curare mostre.Quando ho cominciato a occuparmi di moda ho pensato che attraverso le mostre avrei potuto esplicitare in 3D e in maniera più suggestiva alcuni dei temi centrali per la moda.

Che cosa ti piacerebbe imparare da qualcun altro?
Ho sempre pensato che le riviste siano un territorio di confronto e conoscenza. E un modo per dichiararsi. Dune è la rivista che nasce dal nostro gruppo di lavoro all’Università e che dirigo, e vuole esprimere una posizione e prendersi una responsabilità. Ecco, mi piacerebbe ascoltare da Gea Politi - che dirige Flash Art (con l’eredità ingombrante di suo padre Giancarlo Politi) e che è anche l’editore di Dune - cosa vuol dire oggi fare una rivista. Poi da Sabina Rizzardi della libreria Marco Polo di Venezia cosa vuol dire oggi fare una libreria indipendente e come si scelgono i libri. E la loro vita oltre lo scaffale.