Influencer, modello, animatore di punta della it-generation di volti freschi e innovativi. A soli 24 anni è morto Harry Brant Seymour, figlio minore di Stephanie Seymour. È stata la famiglia stessa ad annunciare la scomparsa del ragazzo per un'overdose di farmaci dai quali dipendeva da qualche anno. "Non era solo nostro figlio, ma un fratello meraviglioso, un nipote amatissimo, uno zio adorabile e un amico caro. Era un'anima creativa, amata e potente che portava luce nei cuori delle persone. Era una persona stupenda dentro e fuori" si legge nel comunicato ufficiale della famiglia riportato dal New York Times.

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Nato nel 1996 dal matrimonio tra la ex modella Stephanie Seymour e l'industriale e collezionista d'arte Peter M. Brant, assieme al fratello maggiore (di due anni) Peter II Harry Brant era entrato nel jet set metropolitano sin da subito. A 15 anni assisteva alle sfilate assieme alla madre Stephanie, a 16 partecipava al suo primo MET Gala, e dopo l'apprendistato nell'area advertising scriveva come columnist sul magazine Interview storicamente fondato da Andy Warhol (e poi acquistato dal padre). Ma soprattutto, entrava nei radar virtuali grazie a cascate di follower su Twitter e Instagram. I soprannomi da parte della stampa fecero il resto: dal Princes of the city del NYT al Most Beautiful Teenage Brothers coniato da Refinery29, fino a quel Little Lord Fauntleroy con cui lo apostrofò Vanity Fair, i fratelli Brant erano protagonisti assoluti della vita social-ite newyorkese. Harry era la parte più scherzosa, vitale e ironica del duo: dal lato paterno aveva ereditato il talento per il figurativo e la curiosità verso l'opulenza, dalla madre, splendida modella della golden age e protagonista di gossip che hanno fatto la storia (Stephanie Seymour e Axl Rose dei Guns N'Roses, epica a sé), Harry Brant aveva preso il beneficio genetico, l'occhio clinico-estetico per la bellezza, e un'innegabile carisma di fronte alla macchina fotografica.

In linea con la gender fluidity, firmò con il fratello una linea unisex di trucchi per MAC, uscita in doppia edizione nel 2015 e nel 2016, e dedicata a tutti gli amanti del make up senza distinzione di genere. Anche nelle fotografie posate per Balmain e altri colossi della moda, Harry Brant giocava con il trucco e con i vestiti. Parallelamente al lavoro si era iscritto al college, ma non si era mai laureato. Nel 2016 era stato arrestato per essersi rifiutato di pagare una corsa in taxi fino a casa sua a Greenwich, in Connecticut, e denunciato per furto, danni a pubblico ufficiale e possesso di stupefacenti. Consapevole del momento difficile, Harry Brant si era proposto per entrare in rehab nei prossimi mesi per curare la dipendenza da farmaci, e sperava di poter rientrare a scrivere e lavorare attivamente per Interview una volta recuperato. "Saremo per sempre addolorati dalla fine della sua vita per questa malattia devastante. È riuscito a fare molto in questi 24 anni, ma non riusciremo mai a sapere quanto altro Harry avrebbe potuto fare".