Se la bellezza (finalmente!) sta diventando sempre più "inclusiva", il mondo del lavoro deve sicuramente fare ancora molti passi avanti per capire che NESSUNO deve essere lasciato fuori, ma nemmeno dietro le quinte. Un concetto espresso in modo chiaro, delicato, incalzante e gioioso da CoorDown Coordinamento Nazionale Associazioni delle persone con sindrome di Down attraverso la campagna di sensibilizzazione internazionale The Hiring Chain realizzata in collaborazione con l'agenzia Small di New York e grazie al supporto di LinkedIn in occasione della Giornata Mondiale sulla Sindrome di Down 2021 che si celebra il 21 marzo, una data scelta non a caso dal momento che la sindrome di Down è detta anche Trisomia 21.

Questa è una immaginepinterest
Courtesy Photo

Assumere in un posto di lavoro una persona con sindrome di Down cambia la vita non solo al diretto interessato, ma può innescare un circolo virtuoso di nuove opportunità per tutti. Questo il messaggio della campagna video The Hiring Chain il cui testo è interpretato dal pluripremiato cantautore e polistrumentista britannico Sting. Composto da Stabbiolo Music il testo prende vita sullo schermo e testimonia la catena virtuosa dell’inclusione lavorativa. Nella prima scena, una ragazza di nome Simone è al lavoro dal fornaio e mostra ai clienti le sue capacità. Uno di questi clienti è un'avvocatessa che rimane colpita e decide, a sua volta, di assumere un ragazzo con sindrome di Down e di dargli un'occasione. Da qui si crea una reazione a catena: le ragazze e i ragazzi protagonisti del video e della canzone mostrano che quanto più le persone con sindrome di Down vengono viste al lavoro, tanto più sono riconosciute come dipendenti di valore. La sfida alle basse aspettative e ai pregiudizi permettono così di creare opportunità di nuove assunzioni.

giornata sindrome di down 2021 coordownpinterest
Jesica Manchón Villanueva @CoorDown

Aziende e datori di lavoro sono invitati a visitare hiringchain.org dove è possibile mettersi in contatto con associazioni in Italia e in diversi Paesi del mondo che garantiscono informazioni e il supporto necessario per sostenere gli inserimenti lavorativi delle persone con sindrome di Down nelle loro aziende o attività. Perché il lavoro è importante? Per essere indipendenti, contribuire alla società, avere un proprio reddito, apprendere nuove competenze, conoscere nuove persone e sentirsi apprezzati. Le persone con sindrome di Down vogliono lavorare per le stesse ragioni di chiunque altro. Ogni persona con la sindrome di Down ha la capacità di lavorare secondo le sue possibilità. L'obiettivo è trovare un ruolo che si adatti a ogni individuo, in modo da potere svolgere il proprio lavoro con successo. "Così come è importante studiare così lo è il passaggio nel mondo del lavoro, perché permette di riconoscere il valore delle persone e di avere nuove relazioni sociali, la base economica che dà il lavoro aiuta la costruzione dell'indipendenza e delle relazioni affettive", afferma Antonella Falugiani, Presidente di CoorDown Onlus. "Attraverso il lavoro ciascuno di noi esprime le proprie capacità: essere esclusi a priori a causa della disabilità è ingiusto e doloroso", aggiunge Giovanni Fosti, Presidente di Fondazione Cariplo. "La situazione che stiamo vivendo oggi rende l’ingresso delle persone con disabilità nel mondo del lavoro ancora più difficile, ma non per questo meno necessario, è proprio nella crisi che abbiamo bisogno di una società più forte, di comunità robuste e inclusive. Per questo Fondazione Cariplo ha recentemente rilanciato il Bando Abili al Lavoro e sostiene insieme a CoorDown la campagna di sensibilizzazione sull’inclusione lavorativa", conclude Fosti.

giornata sindrome di down 2021 coordownpinterest
Valentina Venturin@CoorDown