Una grande luna che lentamente si allontana dalla Terra. E mentre migra, solleva interrogativi e dubbi sulla sua natura, ma anche su chi siamo noi e su come percepiamo tutto ciò che ci circonda.

E' intrisa di poesia e spiritualità l'opera The Moon is Leaving Us, realizzata da Phoebe Hui, selezionata per realizzare la quinta Commissione d’arte Audemars Piguet. L'artista multidisciplinare, originaria di Hong Kong, ha lavorato accanto alla curatrice indipendente Ying Kwok, che nel 2017 aveva curato il padiglione di Hong Kong alla 57a Biennale di Venezia, per dare corpo al progetto.

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Audemars Piguet Art Commission
Phoebe Hui

L'installazione multi-room di Hui racconta gli astri ma in realtà ci parla di noi. Di chi siamo, di come viviamo la natura, gli spazi, la realtà che avvolge le nostre giornate. E' costituita essenzialmente da due opere principali: Selenite, che prende il nome dal romanzo scientifico I primi uomini sulla luna di Herbert George Wells costituita da un robot cinetico meccanico che è la principale fonte di luce della stanza; e Selena, che significa “Luna” in greco, e che è una macchina costruita a mano e programmata dalla Hui che produce disegni a inchiostro assolutamente unici delle facce visibili e invisibili della Luna. .

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Audemars Piguet Art Commission
La macchina Selene costruita a mano da Hui.

Ricercatrice, artista, creatrice, Phoebe è conosciuta in tutto il mondo per le sue installazioni che mescolando artigianato tradizionale e arte complessa, tecnologia e filosofia. La sua è infatti una poetica, che punta a decifrare le invenzioni scientifiche, rivelandone tutta la bellezza e consentendo al pubblico di capirne meglio la complessità.

“Gli artisti ci permettono di vedere le cose in modo diverso e ci incoraggiano a mettere in discussione ciò che sappiamo", ha raccontato Audrey Teichmann, Art Curator per Audemars Piguet Contemporary. E Hui fa proprio questo: mixa arte, scienza e tecnologia come in un frullatore e apre mondi.

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Audemars Piguet Art Commission
Il progetto dell’opera The Moon is Leaving Us

Ma perché per farlo ha scelto proprio la luna? L'artista si è innamorata di lei quando era appena una bambina e scopriva i versi del poema Prelude to Water Melody di Su Dongpo, dove il protagonista ammirava la Luna che gli ricordava il fratello lontano. Quest'immagine ha accompagnato l'artista per tutta la vita, dandole conforto quando era costretta a trascorrere anni lontano dagli amici e dalla famiglia a causa dei suoi studi all'estero. Si è legata a questo meraviglioso corpo celeste e all'idea che ci si può sentire vicini a coloro che amiamo quando lo ammiriamo. Tre anni fa poi, è arrivata l'illuminazione finale. Merito di una visita alla remota Vallée de Joux, sede di Audemars Piguet, dove una sera si è trovata su una strada buia illuminata dalla luce magica della Luna che l'ha ispirata sul tema della quinta Commissione d’arte.

“Il lavoro di Phoebe - ha spiegato la curatrice, Ying Kwok - reinterpreta artisticamente la ricerca scientifica altamente tecnica in esperienze tangibili e relazionabili. Presenta installazioni basandosi su un approccio umanistico che consente al pubblico di entrare in contatto con idee scientifiche complesse. Il supporto di Audemars Piguet Contemporary ha consentito al lavoro di Phoebe di progredire. Mentre il programma ha incoraggiato l'artista a correre dei rischi e ad essere ambiziosa”.

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Audemars Piguet Art Commission
Il making of dell’opera The Moon is Leaving Us

Per creare The Moon is Leaving Us Hui ha intervistato scienziati, ingegneri e perfino un ex astronauta con cui ha discusso di come noi esseri umani siamo abituati a ammirare solamente una parte della Luna. Hui ha anche scoperto come le rappresentazioni del satellite terrestre siano sempre soggettive e dipendano dagli strumenti stessi, dalla scelta dei dati o anche dalla preferenza personale di un singolo scienziato. Tutto è precario insomma. Ed è proprio questo pensiero che ha affascinato l'artista che, attraverso questo progetto, esamina la mutevolezza del mondo: ciò che consideriamo un fatto quando si tratta di natura in contrasto con il mondo invisibile che non siamo in grado di vedere.

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L’installazione allestita a Hong Kong.

“Spero che l'installazione sia un'opportunità per il pubblico di meditare sul proprio rapporto con la Luna. - ha detto Phoebe - La mia aspirazione era quella di trasformare lo spazio espositivo in un santuario urbano in cui il pubblico possa esplorare, riflettere, costruire o ricostruire le sue relazioni con il nostro Universo".

L'installazione, che doveva essere originariamente presentata a Hong Kong nel marzo 2020 ma è stata posticipata di un anno a causa della pandemia, sarà esposta per tutta la durata di Art Basel Hong Kong, dal 19 al 23 maggio 2021. Si tratta della prima Commissione Artistica Audemars Piguet ad essere presentata in Asia. Quasi un modo per dimostrare che il mondo a volte è davvero piccolo.