Il regista Federico Fellini ne voleva trarre un film ma non ci riuscì. Poi lo prese in mano un'altra produzione che dopo un'ora di girato lo dovette abbandonare. Karma di Fausta Leoni era un libro che si ribellava alle leggi della natura come le conosciamo, e sembrava che qualcosa di superiore ne ostacolasse la riduzione in film. Pubblicato la prima volta nel 1969, vent'anni prima di un altro libro sulla reincarnazione diventato un fenomeno letterario, Molte vite, un solo amore di Brian Weiss, Karma raccontava la storia inquietante di una donna che dopo un viaggio in Sudamerica comincia a ricordare la vita precedente. Ma anche se i nomi dei personaggi sono stati cambiati non si trattava di finzione perché Karma raccontava la storia vera dell'autrice, stimata giornalista di gloriosi quotidiani ormai estinti e del Tg2 Rai, che col suo racconto di una vita passata riuscì a coinvolgere e convincere intellettuali, artisti e registi dell'epoca che le diedero l'endorsement al libro. Tra questi c'erano, appunto, Fellini, Alberto Bevilacqua, Monica Vitti, Lelio Luttazzi, Jorge Luis Borges e Gillo Pontecorvo, che alla fine del libro firmò insieme a lei un'indagine sul "cosa c'è dopo la morte". La famiglia di Fausta Leoni si era trasferita in Argentina quando lei aveva 18 anni e già iniziava a lavorare nei giornali. La raggiunse quando aveva circa 21 anni e laggiù iniziarono ad accaderle cose inspiegabili. Perse l'attrazione fisica per il marito, per il quale però provava un grande affetto. Una persona a lei cara si suicidò, e si imbatteva in persone che dichiaravano di essere in contatto con l'aldilà. Cominciò a comporre un puzzle secondo cui tutto ciò che le accade sembrava collegato e conciliando tutto con la sua professione, ha iniziato a realizzare numerose inchieste sul paranormale, ha registrato voci misteriose nei boschi, ha condotto indagini fra i guaritori filippini. Non aveva pregiudizi, ascoltava i veggenti, valutava, soppesava. Un giorno una sensitiva le disse che il marito era stato, nella vita precedente, la sua nutrice e per questo provava per lui affetto ma non più attrazione. Leoni studiò allora la legge del karma e quali parti delle vite precedenti influenzerebbero quella attuale. Iniziò per lei una sorta di ossessione che durerà tutta la vita e che la spingeva a cercare di risolvere il mistero della morte.

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Jorge Luis Borges e Fausta Leoni

"Era da un po' che di reincarnazione non se ne parlava più", spiega Alessandro Orlandi, l'editore di Lepre Edizioni, la casa editrice romana nata nel 2007 e il cui nome è un gioco di parole ("le predizioni"). Orlandi ha deciso di ripubblicare il libro dopo molti anni dall'ultima uscita, "anche perché l'autrice era mia zia, i personaggi descritti nel libro sono mia madre, mio nonno, il mio bisnonno". Siccome la mela non cade mai lontana dall'albero anche il bisnonno dell'editore, Leo Pavoni, il nonno di Fausta Leoni, aveva scritto un libro su Eusapia Palladino, la famosa medium italiana dell'800 di cui l'autore di Sherlock Holmes Arthur Conan Doyle parla nel saggio History of Spiritualism. Si intitolava Al di qua e fu messo all'indice e bruciato durante il regime fascista. Il romanzo Karma, al tempo, ha venduto sei milioni di copie già solo nel Sudamerica, in Italia è stato ripubblicato 24 volte e sempre da case editrici di prestigio, eppure sembra essere stato dimenticato. Fausta Leoni è scomparsa nel 2019 ma ha fatto in tempo a scrivere la lunga prefazione a questa riedizione del suo best seller e ha scritto anche il suo necrologio in cui dice di essersene andata "più indignata e arrabbiata che mai", perché secondo lei la scienza non si è occupata abbastanza della possibilità di sconfiggere la morte. "La vita, non è naturale, ma soprannaturale. Ossia incomprensibile. Invece di rassegnarvi organizzate il ritorno", ha lasciato detto. Ora Fausta Leoni ha tutte le risposte alle domande che si è posta per una (questa) vita. Peccato non potercele svelare più.

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La copertina della riedizione di Karma in uscita a luglio 2021