L'Argentina è il primo paese dell'America Latina ad aggiungere la 'X' nei documenti di identità per persone non binary. Si tratta di una novità molto particolare per una nazione che si è sempre distinto dagli altri paesi più gay friendly del Sudamerica per una cultura più tradizionale e "machista". La legge, varata mercoledì 21 luglio 2021, consente alle persone "non binarie", cioè che non si riconoscono con il genere femminile o maschile, di chiedere che nella carta di identità e nei passaporti venga tracciata semplicemente una "X" alla voce che indica il sesso. La riforma argentina non ha a che fare solo con il mondo Lgbtqi+ e la questione molto viva della libertà di non identificarsi in alcun genere, ma abbraccia il concetto molto più ampio, che interessa da tempo parecchi paesi nel mondo, dell'abolizione di ogni tipo di discriminazione legata ai pregiudizi e alle aspettative di genere. Comprende, ad esempio, le istanze di chi vorrebbe eliminare il nome e la foto dai curricula durante le selezioni per impedire al selezionatore di farsi influenzare dal genere del candidato, un esperimento che ha avuto successo con le blind audition delle orchestre americane, le audizioni in cui i selezionatori danno le spalle al candidato come in una puntata di The Voice, e che hanno fatto impennare vertiginosamente gli ingaggi alle musiciste fino ad allora scartate più facilmente per pregiudizio. Oppure, ha riguardato l'introduzione dell'appellativo Ms negli Stati Uniti, nato negli anni 50 e oggi usato ampiamente dalle donne che non vogliono essere costrette a far sapere se sono sposate o no. Il riconoscimento legale del genere non binary è già in vigore in quasi tutti gli Stati Uniti, in Canada, in Australia, in alcuni paesi asiatici tra cui l'India, il Pakistan e la Thailandia, in cinque nazioni europee (Austria Belgio, Germania, Islanda e Danimarca) mentre in Gran Bretagna si può richiedere l'uso dell'appellativo Mx. La legge argentina sul genere neutro è stata celebrata con una cerimonia a Buenos Aires durante la quale il presidente Alberto Fernández ha personalmente consegnato a tre cittadini/e argentini i primi tre documenti senza identificazione del sesso è ha dichiarato: "A poco a poco stiamo rendendo possibile ciò che sembrava impossibile, ogni giorno siamo più vicini al mondo ideale, quello in cui nessuno si preoccuperà più del sesso di una persona".