La Generazione Z ha una fresca advocate cui ispirarsi. E dopo averla vista sfilare in passerella per la collezione primavera estate 2022 di Jeremy Scott per Moschino, chi è Aaron Philip modella, 20 anni, in sedia a rotelle da quando era bambina, nera, transgender, è diventato il nome e leitmotiv del mondo nuovo. Lei, felice dell'obiettivo passerella raggiunto, ha celebrato giustamente con le foto della sfilata sui social, posando anche assieme a Gigi Hadid (che ha commentato you were major!). Il desiderio di Aaron Philip è sempre stato questo: sfilare. Essere una modella davvero, sui catwalk che raccolgono falcate e sogni, e non solo di campagna (sempre per Moschino, nel 2020). Ma soprattutto, far conoscere ogni sfumatura della sua unicità e far riflettere sulla necessità di cambiamento, di inclusione, di apertura mentale e di accessibilità a necessità semplicemente diverse; nel mondo della moda, in primis. Nella vita reale, ancora di più. Perché Aaron Rose Philip sa benissimo che nello scioglilingua delle sue caratteristiche, modella/nera/trans/disabile, a catturare l'attenzione sarà sempre l'essere transgender. "Non mi chiedono mai della moda o della disabilità. Sembrerà strano, ma succede raramente. Le persone mi chiedono principalmente della mia identità come persona trans e la mia esperienza con questo" ha raccontato di recente a Submission. Invece, lei ci tiene ad essere raccontata anche attraverso le altre sue peculiarità.

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Aaron Philip nasce ad Antigua e Barbuda nel marzo 2001 e a pochi mesi di età riceve la diagnosi di paralisi cerebrale infantile, la sedia a rotelle diventa l'unico mezzo per muoversi. Quando compie tre anni, i genitori decidono di spostarsi negli Stati Uniti, una garanzia di migliore assistenza sanitaria per la condizione famigliare: si trasferiscono nel Bronx, a New York, dove Aaron cresce e a soli 12 anni apre il suo primo Tumblr Aaronverse, dove racconta la paralisi cerebrale e la sua vita, incantando l'ex CEO David Karp che vuole assolutamente il piccolo fenomeno nell'headquarter della piattaforma a parlare di sé. "Mi sono iscritta giovanissima a Tumblr e Instagram, è stato naturale per me, come per molti miei amici. La differenza è che ciò che condivido io su IG è stato sempre visto come provocazione, sin dall'inizio, solo perché veniva da me" ha raccontato. L'argomento "chi sono" è toccante, perché Aaron non si identifica pienamente nel genere maschile. A 14 anni si dichiara gender fluid e in seguito si autodescrive come gender nonconforming/non-binary fino ai 18 anni, quando fa coming out come donna transgender. Ma non vuole che la sua identità di genere tiri i fili della narrazione, anzi. Aaron Rose Philip su Instagram è principalmente una advocate: non vuole stare in prima linea nelle battaglie per l'uguaglianza come gli attivisti, ai quali non vuole togliere visibilità e impegno. Ci tiene solo a fare la sua parte: "Non sono un'attivista, semplicemente me ne frega qualcosa" ha scritto in un tweet diventato virale. Sottolinea spesso l'importanza della rappresentazione nella moda, specialmente per le donne trans nere. "Il talento transfemminile nero passa ancora inosservato. Non vedo il talento delle donne trans nere coltivato o messo nello spazio che meritano. Non c'è nemmeno abbastanza rappresentazione dei disabili" ha rivelato a IndieMag.

Nella generale confusione delle carriere di molti, Aaron Rose Philip ha invece le idee chiare. A 16 anni inizia a postare foto su Instagram e Twitter, dichiarando il suo intento e il suo desiderio di fare la modella. "Ho sempre amato la natura della moda, quanto sia trasformativa, e quanto rappresenti la vita e i tempi in corso. Ma non potevo fare a meno di notare che non c'era nessuno come me. La presenza dei corpi disabili, semplicemente, non c'era" ha raccontato. Nel giro di pochi mesi è la Elite Models a notare il suo potenziale espressivo, consegnando Aaron Rose Philip alla storia come la prima modella nera, trans e disabile sotto contratto con una major. "Il giorno che ho firmato, ho pianto in camera mia. Sono solo una ragazza del Bronx che voleva che le persone avessero un lavoro nella moda, anche se non sono bianche, cis ed eurocentriche" ha rivelato con tenerezza. Oggi l'advocacy di Aaron Rose Philip viaggia da Instagram ai libri alle interviste con Naomi Campbell (che lei considera la sua ispirazione fashion), in un video di Miley Cyrus, nella elezione a modella dell'anno per Dazed nel 2019, nell'elenco dei 500 di Business Of Fashion e nel progetto #BEYGOOD di Beyoncé dedicato alla storia black. Aaron Rose Philip è un nome riconoscibile, una modella in carriera e ora è arrivata finalmente anche la passerella, tanto desiderata e finalmente conquistata. Ma lei è ancora quella ragazza del Bronx: "La moda e la pubblicità stanno migliorando, ma credo che non sia ancora abbastanza. Adoro festeggiare le copertine bellissime, le campagne e i primati che succedono, ma vorrei che fosse più normale".