La musica fa parte della sua vita, adora i manicaretti di mamma Almarella e ha visto più e più volte A Star Is Born di Bradley Cooper con Lady Gaga. Francesca Piccinini, tra le più grandi pallavoliste italiane che vanta cinque scudetti, quattro Coppe Italia, sette Champions League, il Mondiale 2002 e quattro podi europei, ha da poco appeso le ginocchiere al chiodo. Cosa farà dopo quasi 30 anni di pallavolo? Resterà a far parte della squadra? Allenerà le nuove promesse? Lavorerà a tempo pieno in uno dei negozi di abbigliamento che ha aperto anni fa con la sorella Chiara? L'abbiamo incontrata e ci ha parlato di sport, rimedi anti stress, cinema, moda e alimentazione. Insieme alle ragazze della Nazionale Juniores infatti Francesca è una delle voci e dei volti - saranno tutte presenti al Rimini Wellness (24-26 settembre) - di AIA aeQuilibrium che per tre anni sarà al fianco della Federazione Italiana Pallavolo come premium partner.

Com'è la giornata tipo di una pallavolista professionista?
Ci alleniamo molto in palestra. Le partite in media sono un paio a settimana. Durante gli allenamenti io e le mie compagne di squadra cerchiamo di lavorare sui nostri punti deboli. La mattina mi alleno, a pranzo mi riposo, nel pomeriggio ancora allenamenti e la sera cerco di staccare stando con gli amici o guardando un film. Due giorni prima di una partita facciamo un richiamo importante mentre il giorno precedente il richiamo è più blando. Se giochiamo nel pomeriggio il mattino facciamo un bel risveglio muscolare.

Un atleta deve sempre... Un atleta non deve mai...
Deve sempre avere degli obiettivi, ogni giorno, cercare di migliorare sempre, non deve mai smettere di credere in se stesso.

Nello sport quanto contano la bravura e il carattere?
La bravura si allena ogni giorno, il carattere si forma facendo parte di un gruppo. In squadra abbiamo caratteri diversi e si cresce insieme. Servono sia la bravura sia il carattere ed entrambi vanno allenati. Io ho lavorato molto sul mio carattere. Se si ha voglia o si sente la necessità di avere un motivatore o uno psicologo per connettersi con se stessi si può fare psicoterapia. Fa moltissimo anche l'allenatore soprattutto se conosce bene le sue giocatrici e riesce a tirare fuori il meglio da loro.

Schiacciare è un po' come...
... non mollare mai e controllare sempre il proprio istinto anche nei momenti di debolezza. Schiacciare significa avere i propri obiettivi, fare il punto e quindi cercare di centrare sempre il bersaglio.

Il tuo segreto anti stress.
Staccare la spina dopo gli allenamenti e dopo la partita per ricaricarmi e rigenerarmi e non rimuginare su quello che ho sbagliato.

La tua musa nello sport.
Bebe Vio perché è un'atleta che sprizza energia da ogni poro, non molla mai ed è un esempio di una grande donna che ha tantissima forza. È fantastica!

Il tuo modello nella vita.
Nella mia vita personale la mia famiglia, per quanto riguarda lo sport Roger Federer. Mi piace la sua eleganza nel giocare e nello stare in campo.

Chi consideri come tua erede?
Elena Pietrini perché ha il mio stesso ruolo ed è molto tenace. Sia alle Olimpiadi sia all'Europeo ha dimostrato di essere molto forte.

In cosa consiste la tua beauty routine? Prodotto make up feticcio?
I miei prodotti di bellezza feticcio sono la crema idratante per il viso che applico tutte le mattine e tutte le sere, il mascara, il fard e il burrocacao che tengo sempre in borsa. Prima della crema immancabile è un'accurata detersione.

Qual è secondo te la dieta perfetta per un atleta? Cambia se occorre ottimizzare le sue performance?
Non mi sono mai privata di niente, né di un bicchiere di vino, né di un dolce o di un pezzo di cioccolato. Prima delle partite mi piace mangiare un bel piatto di pasta al dente condita con olio e formaggio. Mi dà energia, i carboidrati mi fanno sentire in forma! Mai più invece lasagne pre partita. Lo feci da giovane, la partita andò bene, ma non mi sentivo affatto leggera.

Cosa hai imparato dall'incontro con AIA?
Che un'alimentazione sana ed equilibrata può comprendere anche alimenti pratici. Mi piace il legame che questa azienda sta creando con i giovani e lo sport.

Hai da poco appeso al chiodo le ginocchiere. Quali sono i tuoi prossimi "ruoli"?
Sarò vice presidente di UYBA Volley. Seguirò da vicino i progetti sportivi della società, con una particolare attenzione al settore giovanile, ma anche al supporto tecnico dello staff di serie A. Inoltre sarò supervisore del “tour UYBA” nelle società sportive in tutta Italia, ambassador della società e presenza nelle attività di marketing. La FIPAV infine hmi ha conferito per merito sportivi il patentino di allenatrice.