Stregata dalla luna è un film molto bello con Cher protagonista. Ma è anche la definizione più calzante per descrivere chi è Simonetta Cheli prima direttrice dei programmi di Osservazione della Terra dell'ESA, l'Agenzia Spaziale Europea. Autodeterminata da lei stessa, naturalmente, e priva di qualunque allusione alla testa tra le nuvole: il sogno che comincia da bambina, quando vede in tv le immagini sfocate dell'allunaggio, rese epiche dalla concitazione dell'"Ha toccato!" di Tito Stagno. "Di quella notte ricordo ogni emozione" racconta nella sua intervista post promozione a Il Messaggero, vivendo la magia tra sogni e realtà che ha formato le donne dello spazio prima di lei. Arrivare allo spazio passando dalla diplomazia è una strada diversa dal percorso tradizionalmente STEM, e segna un cambio di passo nella gestione dell'ESRIN, il centro di ricerca ESA di Frascati in cui prenderà ufficialmente il posto di Josef Aschbacher, nuovo direttore generale dell’ESA. Simonetta Cheli è una diplomatica spaziale, in grado di orbitare tra le infinite galassie che compongono e costruiscono il programma di osservazione della Terra vista da lassù. Per qualcuno nel curriculum di Simonetta Cheli andrebbe iscritta anche la dicitura signora dei satelliti, che sono in effetti il primo strumento su cui dovrà sovrintendere per farci capire da lontano come è cambiato e continua a cambiare il pianeta. Ma lei, dalla risposta sempre pronta, (si) dichiara "una diplomatica al servizio degli scienziati". Di Simonetta Cheli direttrice dell'ESRIN per i prossimi quattro anni si era iniziato a vociferare già nella scorsa primavera, discutendo sulle nuove nomine da far diventare effettive: con lei entrano anche la francese Geraldine Naja, dal 1 novembre a capo del nuovo direttorato per la commercializzazione, l'industria e il procurement, e lo spagnolo Francisco Javier Benedicto Ruiz che sarà il nuovo direttore di navigazione da febbraio prossimo. Per Simonetta Cheli, il ruolo diventerà effettivo a gennaio 2022: ma che fosse la più indicata, certa, preparata per la delicatezza della posizione di rilievo, non era sfuggito a nessuno. Nata a Siena nel 1963, sposata e con due figli (sulla vita privata vige riserbo quasi assoluto), Simonetta Cheli ha sempre avuto la curiosità di conoscere l'universo. Non dal lato prettamente cosmologico ma nella sua complessità, allargando e liberando i confini della terra. Si laurea a Firenze in Diritto internazionale con una tesi sul diritto e telecomunicazioni satellitari dopo aver studiato anche a Yale, che indica come un modello per imparare ad affrontare lo studio in modo diverso rispetto all'Europa, poi a Parigi prende il diploma di studi avanzati al Centre d’Etudes Diplomatiques et Stratégiques (CEDS). Entra all'ESA nel 1988 nel team Relazioni Internazionali e le sue capacità diplomatiche la mettono immediatamente in luce: le cinque lingue parlate (italiano, inglese, francese, tedesco e spagnolo) sono utili a limare gli attriti della nuova corsa allo spazio, e nel 1997 passa alla divisione strategica. Due anni dopo arriva all'ESRIN di Frascati per la prima volta, a capo della comunicazione istituzionale per Italia, Spagna e Portogallo, poi torna in Francia nel 2008, come responsabile dell'ufficio coordinamento del direttorato dei programmi di osservazione. Con la promozione e il ritorno di in Italia, Simonetta Cheli diventa capo di un settore strategico per la salute futura della pianeta, visto che i 16 satelliti già attivi e i 39 che verranno, come racconta a Repubblica, hanno il compito di osservare e misurare in modo sempre più preciso molte branche degli studi terrestri. Fornendo i dati necessari (che la nuova direttrice intende mantenere gratis, accelerando sull'importanza degli open data) alle loro diverse applicazioni, dall'agricoltura ai modelli di lotta al riscaldamento globale e al cambiamento climatico, fino alle start up, allo studio delle eruzioni vulcaniche e degli asteroidi. 800 dipendenti da gestire con l'auspicio di un rinnovamento e apertura alle nuove leve: "In questo periodo c'è un'ondata di pensionamento importante, un ricambio generazionale. Anche nel mio settore. Ci saranno opportunità di lavoro per tanti giovani ma andrà garantita una stabilità, per non perdere l'expertise acquisita dal personale più esperto e che è stato l'interfaccia con l'industria" spiega Simonetta Cheli. Una diplomatica spaziale per capire meglio la Terra. Sognando ancora la Luna.