Anche con qualche calo di consenso alle elezioni federali, il liberale Justin Trudeau si è aggiudicato il suo terzo mandato come Primo ministro del Canada e i ministri del suo nuovo governo hanno appena giurato. Trudeau è diventato Primo Ministro sei anni fa e allora attirò l'interesse dell'opinione pubblica internazionale presentando una rosa di ministri che fu definita "appariscente", perché promuoveva nuovi standard per la parità di genere e affidava alcuni ministri, come quello della salute, delle finanze e della difesa, a professionisti del settore (un medico, un AD, un militare decorato). Inoltre aveva affidato la Giustizia a un'avvocata nativa americana e aveva scelto un astronauta come ministro degli Affari Esteri. Stavolta, il mondo è cambiato e anche il Canada è ancora alle prese con una pandemia in regressione, ma sempre sul punto di far risalire i suoi numeri. Pare che il nuovo governo sia stato formula in modo un po' più "tradizionale" e dello spirito di quel primo dream team sembra sia rimasta solo la larga partecipazione femminile. Compresa la vice Prima Ministra Chrystia Freeland, sono infatti 19 le donne dislocate in vari ministeri. Vediamone due che si distinguono per caratteristiche opposte.

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Anita Anand, Ministra della Difesa del Canada


Anita Anand, Ministra della Difesa

Una laurea in lettere e in studi politici, due in Giurisprudenza prese in due facoltà diverse, un master in giurisprudenza presso l'Università di Toronto. Anita Anand, classe 1967, è andata a firmare al Rideau Hall di Ottawaper il suo mandato di ministra portando con sé la famiglia. Nata e cresciuta nelle zone rurali della Nuova Scozia, si è trasferita in Ontario nel 1985. I genitori provenivano entrambi dall'India: sua madre, nativa del Punjab, era un'anestesista e suo padre, dal Tamil Nadu, un chirurgo generale. Ha due sorelle di cui una avvocata giuslavorista a Toronto, e una medico e ricercatrice alla McMaster University. Prima di entrare a tempo pieno in politica, Anita Anand ha insegnato Diritto all'Università di Toronto e ha ricoperto incarichi accademici a Yale, alla Queen's University e alla Western University. Da 17 anni anni vive a Oakville con il marito John, con il quale ha avuto quattro figli. A Oakville, Anand si è sempre messa a disposizione della comunità ricoprendo diversi incarichi istituzionali, e ha poi aderito al Partito Liberale di Trudeau. Il Primo Ministro l'ha messa a capo di un ministero che in questo momento è molto delicato. L'esercito canadese sta infatti attraversando una crisi di leadership senza precedenti per una serie di scandali sessuali. Un rapporto del 2015 aveva già segnalato abusi contro donne e Lgbtqi+ militari all'interno delle forze armate, ma all'inizio del 2021 undici membri fra le alte cariche militari, anche fra pensionati, sono stati posti sotto indagine. Secondo gli esperti di politica canadesi Anita Anand, la seconda donna ad assumere questo ministero e la prima donna in assoluto di colore, dovrà fare ciò che gli esperti dicono che il suo predecessore, Harjit Sajjan, non è riuscito a fare. Ossi risolvere una crisi sistematica della forze armate di cui il ministro era stato messo al corrente, ma che non è riuscito ad arginare. "Sono meticolosa, determinata, tenace e voglio ottenere risultati: dedicherò tutte le mie energie a questo compito", ha annunciato Anita Anand appena è stata nominata.

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Mélanie Joly, la Ministra degli Affari Esteri del Canada

Mélanie Joly, Ministra degli Affari Esteri
Come la sua collega alla Difesa, anche Mélanie Joly è avvocata con studi post universitari a Oxford. Nata a Montreale nel 1979, è figlia di Carole-Marie Allard, avvocata ed ex deputata, e di Clément Joly, ex presidente del comitato finanziario del Partito Liberale in Quebec e manager della Canadian Air Transport Security Authority. Autrice del saggio Change the Rules of the Game, in cui condivide la sua visione per la politica pubblica e l'impegno civico, è stata Young Global Leader dal World Economic Forum nel 2016. Eletta in Parlamento nel 2015 fra i liberali di Trudeau è stata scelta subito, a 37 anni, come Ministra del Patrimonio culturale canadese per essere poi spostata, in agosto, a capo del ministero del Turismo, delle lingue ufficiali e della Francofonia. Ha praticamente seguito Justin Trudeau in tutti i sei anni di mandato. Dal 2019 era Ministra dello sviluppo economico e delle lingue ufficiali, mentre con questa nuova formazione è stata designata agli Esteri. Sposata con l'ingegnere e designer Felix Marzell, è una convinta sostenitrice dell'opportunità di ogni donna di poter fare carriera, soprattutto in politica, e diventare madre in contemporanea. La questione la coinvolge personalmente perché attualmente si sta sottoponendo ai trattamenti ormonali per la fertilità per superare la difficoltà di diventare mamma all'età di 42 anni, una gravidanza posticipata per non trascurare il suo percorso politico. Finora ha tentato quattro volte la fecondazione in vitro, ma non si perde d'animo. "È la mia lotta personale, cercare di avere una famiglia", ha detto in un'intervista. "Sto ottenendo risultati migliori: sono ottimista".