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Quattro storie di donne che hanno creato un business su Instagram in pieno lockdown

Brand (ri)nati durante la pandemia e racconti di coraggiose (neo)imprenditrici.

Di Fabrizia Mirabella
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Getty Images

“Imprenditrice presso me stessa”. Stavolta non c’entrano meme, sghignazzi sinistri, auto incoronazioni professionali. Stavolta una delle definizioni figlie dell’era social-e, digital-e, pop-olare, è la descrizione commossa e commovente, coraggiosa e incoraggiante dell’essere imprenditrici donne oggi. Storie di imprenditoria femminile che passa/nasce/si moltiplica attraverso i social, business rivoluzionari che trovano la sua fortuna fra i feed Instagram, brand di donne per le donne (e non solo) che diventano case study di marketing ispirazionale, concretissimo.
Se ogni account presente su Instagram segue almeno un profilo business (le percentuali sono altissime, circa il 90% di noi ha fra i suoi interessi almeno un brand dedito alla compravendita social), le opportunità di emergere per un brand nuovo o appena planato sui social diventano infinite. Soprattutto se, a far da complici, ci sono gli strumenti messi a disposizione dagli stessi social per far conoscere e far crescere il proprio business. A partire dal nuovo progetto di Facebook #piccolegrandimprese ideato per supportare la ripresa e la trasformazione digitale delle piccole imprese nel periodo post Covid-19, dalle sessioni di training e video tutorial su come usare al meglio Facebook e Instagram, alle diagnosi digitali gratuiti per valutare il proprio grado di digitalizzazione e ottenere un piano d'azione personalizzato e concreto. Proprio durante il pandemico 2020, infatti, sono stati moltissimi gli imprenditori che, con le saracinesche abbassate, si sono cimentati - alcuni per la prima volta - con il mondo del business digitale. Molti di questi, con risultati e profitti maggiori rispetto agli anni precedenti.
Anche Instagram mette a disposizione smart tool per incrementare il successo del proprio brand, tricks semplici ed efficaci che fanno da lasciapassare verso i successi aziendali. Da Instagram Shops, una vera e propria vetrina che consente di promuovere la scoperta dei propri prodotti, raggiungibile da un profilo Instagram aziendale o attraverso il feed e le storie al Badge in Live, che permette ai creator di guadagnare e rafforzare la relazione con i propri follower, passando gli Shopping su IGTV e i Reels, per scoprire e acquistare prodotti anche direttamente all’interno di video grazie alla funzione "Visualizza prodotti" per acquistare, salvare o ottenere maggiori informazioni. Alleati della ristorazione in pieno lockdown anche le funzioni Buoni regalo o Ordini di cibo su Instagram, che consentono alle persone di sostenere i ristoratori locali, ma anche palestre, centri estetici, librerie, panetterie…
A dimostrazione che lo human touch può passare attraverso il digital touch, letteralmente, vi raccontiamo le storie di quattro aziende italiane al femminile (ri)nate in pieno lockdown (ri)partendo da Instagram.

1

WeMakeUp

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Marchio cremonese di cosmetici, nativo digitale e rigorosamente Made in Italy. La storia dei suoi fondatori Alessandro Vigoni ed Elena Orciuolo inizia in un piccolo laboratorio cosmetico nel 2016 in cui studiano e sviluppano le migliori formulazioni per i marchi più rinomati. Negli ultimi 2 anni i contenuti sponsorizzati dal brand hanno raggiunto 26 milioni di persone, i suoi video hanno ottenuto oltre 460 milioni di visualizzazioni e la pagina IG è cresciuta fino a raggiungere 236 mila follower. In occasione di eventi particolari come il Black Friday o la Giornata Mondiale del rossetto, le campagne di We Make-up hanno avuto un ritorno medio di 3 volte superiore all’investimento, con picchi 58 volte superiori alla spesa pubblicitaria.

Durante il lockdown in due giorni le vendite dell’azienda sono calate del 70%, ma con il lancio del #WeMakeUpChallenge, per intrattenere le persone chiuse forzatamente in casa, l’engagement è salito e le vendite sono ripartite.

2

Babaco Market

Babaco Market è il primo food delivery antispreco d’Italia. Tutti i prodotti che non superano i concorsi di bellezza indetti dai canali tradizionali e che rischiano di essere sprecati, seppure freschi e buonissimi, vengono consegnati a casa dei consumatori in una box, attraverso un servizio in abbonamento. Ci guadagna il consumatore, ci guadagna il produttore, ci guadagna l’ambiente.

L’impresa nasce durante il lockdown ed è cresciuta grazie alla visibilità su Facebook e Instagram, su cui investe con campagne ad hoc, brand ambassador, sondaggi sui prodotti tra i follower, dirette Instagram, Stories e Reels, con lo scopo di combattere lo spreco alimentare.

3

515grammi

Piccola realtà italiana fondata da Esther Burton e nata in pieno lockdown. Il brand è volto a mostrare la forza della natura e la magia della pet therapy, incoraggiando la convivenza tra uomo e coniglio attraverso la realizzazione e la vendita di prodotti di design innovativi, personalizzati e sostenibili.

L’impresa ha saputo sfruttare al meglio il periodo del lockdown per farsi conoscere al pubblico ed espandersi nel digitale. A luglio 2020 il team ha infatti aperto il proprio shop online e attualmente usa i social media come principale canale di divulgazione, e Instagram con la funzione di Shops per promuovere i propri prodotti.

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4

Kimono Flaminia

Negozio online di abbigliamento e accessori giapponesi fondato a Roma nel 2009 da Flaminia Pirozzi che ha trasformato la sua passione per la cultura giapponese in un business, storicamente dipendente dalla vendita di persona in occasione di fiere ed eventi.

Quando la pandemia ha colpito l'Italia, il brand si è rivolto a Facebook e Instagram per raggiungere i clienti e incrementare le vendite online. Gli ordini si stanno moltiplicando mese dopo mese. A maggio hanno superato il fatturato dello stesso mese dell'anno scorso. Kimonoflaminia ha iniziato a utilizzare Facebook nel 2012, principalmente per promuovere le fiere. A quei tempi l'85% delle loro vendite era realizzato di persona, e solo il 15% tramite il sito web. La situazione è cambiata con la pandemia, quando tutti gli eventi sono stati cancellati: il brand ha trasferito tutto il business online acquisendo le competenze per sostenere questa crescita del business tramite i corsi gratuiti della piattaforma Blueprint di Facebook.

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