Se c’è una cosa, in fatto di cura dei capelli, che rende l’universo femminile consapevole dei propri mezzi (alias strumenti di bellezza) è il modo in cui spazzolarli. Esiste un gesto più semplice e spontaneo? Rivedete le certezze. Perché se credevate di sapere quale spazzola fosse la più adatta e con quanta frequenza e intensità usarla sulla propria chioma, c’è qualcuno che non la pensa così. A (ri)dettare le regole della spazzolata perfetta arrivano L’Oréal e una società francese di tecnologia avanzata chiamata Withings, che insieme hanno connesso le rispettive conoscenze per creare la spazzola del futuro.

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Courtesy photo L'Oréal

Di che cosa si stratta? Un arnese futuristico dalle sembianze più che familiari (è a tutti gli effetti una spazzola a setole morbide) collegato a un’applicazione alla quale invia i dati emersi in seguito all’analisi (nella pratica: spazzolata dopo spazzolata) dello stato del capello e della cute. L’applicazione, chiamata The Kérastase Hair Coach, registra le percentuali ed emette il verdetto circa: la qualità del capello, una panoramica sulle abitudini da archiviare, uno screening delle caratteristiche/pregi/difetti (capello cresco, debole/secco), e una lista di consigli personalizzati da seguire all’istante per migliorare sensibilmente la salute della chioma.

Ma cosa c’è che non va nelle spazzole tradizionali? Nulla, la criticità massima deriva dalla gestualità, «nella maggior parte dei casi, sbagliata», spiega l’esperto e hairstylist Jon Snow, «secondo quando emerso dagli studi effettuali nei laboratori L’Oréal, spesso si tende a spazzolare i capelli utilizzando troppa forza, e questo può causare danni ai capelli, inclusa la rottura delle doppie punte». Lunghezze maltrattate da calore e piastre, niente paura, un’app vi salverà.