C'è chi ha eliminato lo shampoo, votandosi al co-wash lavandosi cioè i capelli solo con il balsamo o con il balsamo "corretto", chi usa la Coca-Cola per avere una chioma più voluminosa (la Perrier, invece, sembra sia ottima per detergere il viso) e, ultima trico tendenza inebriante, chi ama lavarsi i capelli con lo champagne per averli più luminosi (e molto Versailles mood).

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A brindare a questa nuova scoperta è Madina Shrienzada, beauty blogger seguita da oltre 300mila followers, che a fine giugno ha postato sul proprio profilo Instagram un video in cui mostra gli effetti del suo frizzante esperimento: "Come avere i capelli luminosi sciacquandoli con lo champagne. L'ho testato per vedere se funziona e onestamente ha regalato alla mia chioma una lucentezza extra. Voto: 8/10".

Ma perché - domanda più che lecita ed etica - adottare questo metodo così costoso e riservare (solo) ai capelli il privilegio di questa esclusiva ed effervescente idratazione quando l'haircare ha già creato delle formulazioni ad hoc? Tra le referenze di Cuvee Beauty, infatti, si trovano uno shampoo, un conditioner e uno spray testurizzante a base di champagne e tartufo bianco che, grazie alla presenza di polifenoli e antiossidanti, rendono la chioma più morbida e luminosa e la proteggono dai danni causati dai radicali liberi. Non solo. Lo champagne, grazie alle sue proprietà anti radicali liberi, è stato inserito tra gli ingredienti chiave delle linee Ten Perfect Blend di Alterna e Diamond Dust di label.m.

Nulla toglie che se a fine party avanza dello champagne non si possa brindare alla propria trico bellezza versando un bicchiere di bollicine alla propria chioma come anni fa (già) consigliava Diana Vreeland alle lettrici di Harper’s Bazaar: "sciacquate i capelli dei vostri bambini biondi con dello champagne come fanno in Francia. Manterrete più a lungo i loro riflessi dorati".