Sostiene che ci sono due tagli nella storia, quello di Vidal Sassoon, inventore del caschetto, e il suo, il Metodo Rossano Ferretti HairSpa. Ambasciatore mondiale del gruppo Coty Professional Beauty, la divisione professionale di Coty Inc. che include i marchi ghd, Wella Professionals, System Professional e OPI e presto giudice di Hair Master, il nuovo programma in onda tra poche settimane su La5 che vede sfidarsi hair stylist professionisti, il parrucchiere migliore d'Italia (per noi sì!!) Rossano Ferretti ha inaugurato 23 saloni nel mondo - da Parma, dove c'è tuttora il salone storico, a Roma, da New york a Parigi, passando per Montecarlo, Miami, Tokyo, Istanbul e Abu Dhabi - tra cui quello di Londra, che secondo il Tatler è "l’ingresso di Alice nel paese delle Meraviglie".

Lo abbiamo incontrato nella sua Rossano Ferretti Hair Spa di Milano all'interno del Four Seasons Hotel in occasione della finale del primo contest ghd rivolto agli hairstylist, per il quale Rossano Ferretti era super giurato per selezionare il fortunato che accederà al backstage delle sfilate della MFW con il team ghd Italia. Nel contest ghd, che nasce dalla sua affermazione “every client is a celebrity to me”, i sei parrucchieri ammessi in finale hanno dovuto realizzare degli hairlook che enfatizzassero la bellezza delle modelle, dando valore a una loro imperfezione o a un loro difetto, mettendo in luce la loro unicità, utilizzando la nuova styler ghd Platinum+.

Come ogni bravo hairstylist, consulente e confidente super riservato di chi a lui si rivolge per cambiare il proprio look, NON ci ha svelato nessun gossip sulle sue clienti tra le quali si annoverano celebs come Kate Middleton, Lady Gaga, Jennifer Lawrence, Reese Witherspoon e Anna Wintour e non ci ha rivelato nemmeno un piccolo aneddoto legato alle piacevolissime ore trascorse con Al Pacino nella sua hair spa romana, ore che per il celeberrimo attore americano sono stati i momenti migliori passati nella Capitale, come raccontò Pacino stesso al New York Times. Ci ha parlato, invece, del suo Metodo, del suo approccio alla bellezza – ispirazione e briefing per i bellissimi hair look realizzati per il voto finale dai partecipanti al contest ghd - dei suoi saloni, dei prodotti di haircare che portano il suo nome e del perché le giornaliste americane hanno smesso di chiedergli delle dive...

In cosa consiste il tuo Metodo e in che modo, grazie al tuo beauty instinct, riesci a valorizzare la cliente?
La consulenza è basata sull'ascolto e sul contatto tra me e la cliente che ho davanti. Se non c'è contatto tra me e lei non riesco a capire chi è, la sua storia, le cose che la rendono felice o infelice, quello che ama e non ama dei suoi capelli, la sua storia. Quindi il contatto mi dà la verità e la verità mi dà la soluzione. In questo modo posso costruire veramente un lavoro su misura per lei e per i suoi capelli, per la sua armonia e per la sua bellezza personale. Come ci sono arrivato? Girando il mondo, studiando i capelli, capendo la loro caduta, i loro movimenti e le loro necessità ho imparato a sentirli e, quindi, poi a tagliarli. Il Metodo è nato per risolvere un problema enorme che erano i tagli geometrici da Sassoon in poi. Io ho dato libertà di movimento ai capelli interpretandoli.

Dei tuoi 23 saloni, che tu definisci la prima catena di saloni di lusso al mondo, qual è quello al quale sei più affezionato?
Intanto i miei saloni sono tutti diversi, ognuno ha la propria identità. Quello di Dubai, per esempio, è 600 mq, in quello di Ginevra ci sono quattro postazioni, a Milano due. La mia tendenza futura sarà tre o quattro postazioni, l'ideale per riuscire a seguire la cliente senza deludere le sue aspettative. I saloni ai quali sono più affezionato sono quello di Parma e quello di New York.

Come mai New York?
È la città che mi ha fatto diventare l'unico parrucchiere della storia che ha fatto successo a New York non essendo newyorchese. Dopo di me hanno aperto spagnoli, arabi, altri italiani... e hanno chiuso tutti. Noi siamo una realtà unica.

Cosa pensa di te la stampa americana?
Le giornaliste americane non mi chiedono più chi sono le mie celebrities perché dicono che io sono la più grande celebrity mai esistita nella mia industria. L'anno scorso ho avuto più stampa di Tom Ford. Non ho mai fatto pubblicità. Mi ritengo un pioniere in questo. Sono apprezzato per quello che faccio.

Invece la tua linea quando è nata?
È stata studiata per sei anni ed è entrata sul mercato nel 2017. In Italia ci distribuiscono Stefano Saccani e Luisa Via Roma.

Qual è il tuo plus? Il segreto del tuo successo?
Io non ho mai fatto marketing. Ho sempre reso le donne belle e felici. Ma non per me. Per loro. Quando una donna capisce che tu lavori per la sua bellezza e non per il tuo ego capisce anche che si può fidare di te. E ovviamente quando hai negozi qua e là e hai come clienti alcune delle celebrities più famose al mondo comincia a succedere qualcosa di interessante. Ma io non un celebrity-oriented, per me ogni cliente è una celebrity. Arrivo da Campegine, un paesino di 500 abitanti.

Presto ti vedremo in Hair Master, un programma tv in cui giudicherai degli hairstylist...
Non posso ancora parlarne. Posso, però, dire che sto lavorando nel digitale con lo scopo di fare educazione perché la maggior parte delle persone si informa molto sul cibo, sul makeup, sullo skincare, ma non sui capelli. Gli chef hanno insegnato alla gente a mangiare...