Passo indietro (o passo avanti) i capelli rasati sono un tabù-punk crollato?
Cortissimi, coloratissimi e sensualissimi: i capelli rasati abbracciano una nuova primavera. Tutt'altro che hard-core.
Se il buzz cut è stato un'esigenza di copione nel caso, per esempio, di Demi Moore nel 1997 per Soldato Jane o di Natalie Portman nel 2005 per V per vendetta o ancora di Charlize Theron nel 2013 per Mad Max: Fury Road o infine, più recentemente, per Cara Delevingne nel 2017 per Life in a Year, oggi sempre più donne optano per i capelli rasati di loro spontanea volontà e con super coraggio e convinzione/motivazione.
"I capelli rasati sono un segno di protesta. Non sono una scelta che tutte le donne fanno perché le donne, ma anche i loro compagni, amano i capelli. È vero che hanno tempi tecnici di manutenzione minimi perché si realizzano con un giro di macchinetta e hanno la comodità di potere essere asciugati in un attimo, ma non sono... facili. Devi avere un viso molto particolare o molto bello come, per esempio, Sinead O'Connor", spiega Pablo Ardizzone, Hair Coach Pantene Italia.
"Il taglio super corto, magari non per forza rasato a rasoio, ma con la macchinetta a 2 o 3 mm può, invece, essere concettualmente molto femminile se lavorato con il colore. Mi riferisco in particolare al rosa, al corallo, blu, verde, al platino iconico degli anni Ottanta come quello meraviglioso di Nicola Perring in Sotto il vestito niente di Carlo Vanzina", conclude Ardizzone.
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