“Essere donna oggi significa essere libera. Libera di compiere le proprie scelte, di perseguire i propri obiettivi, libera nel corpo e nella mente, libera di difendere le proprie idee. Senza pressione o aspettativa alcuna”. Forse è con quello sguardo dolce e determinato che Carole Biancalana addomestica i petali dei fiori che da Grasse arrivano in tutto il mondo, sotto forma di essenza-gioiello. Agricoltrice e produttrice delle specie più preziose scelte da Christian Dior Parfums per i suoi profumi-icona, Carole è una delle undici muse, eroine, semplicemente donne a incarnare lo spirito del nuovo progetto #DiorChinup. Un ciclo di cronistorie che la Maison di Avenue Montaigne racconta attraverso corti d’autore intimi, diretti, ad alto tasso emozionale. L’obiettivo, gentile, è celebrare la forza delle donne, il loro coraggio e la loro femminilità, la loro tenacia, la possibilità di ispirare future generazioni di donne.

“Diventare agricoltrice, un mestiere tradizionalmente maschile, e poter dare lavoro a giovani donne che sognavano di far questo nella vita, è probabilmente stato il regalo più grande che potessi farmi. Il traguardo più concreto dell’attivismo al femminile. Ho creato l’associazione Les Fleurs d'Exception du Pays de Grasse nel 2007, perché credo sia molto importante tramandare certe conoscenze di generazione in generazione, e dare ai giovani nuovi stimoli e nuove strade da percorrere, per entrare insieme a far parte della storia nella tutela di questo patrimonio vegetale eccezionale”, continua Carole che, insieme a Charlize Theron, le attrici Li Bing Bing, Golshifteh Farahani, Yalitza Aparicio, Leyna Bloom, la coreografa e ballerina Parris Goebel, la fotografa Pamela Tulizo, le topmodel Paloma Elsesser e Cara Delevingne, e la professoressa di immunologia pediatrica, Marina Cavazzana, è il volto ma, soprattutto, la voce di #DiorChinup. Iniziativa con cui la Maison guidata da Maria Grazia Chiuri supporta il progetto benefico fondato da Charlize Theron nel 2007, Charlize Theron Africa Outreach Project (CTAOP), per fare la differenza nella lotta contro l’HIV e il potenziamento della scolarizzazione in Sudafrica.

“La difficoltà di essere donna è, forse, sentire addosso questo costante paragone con il genere maschile, giorno dopo giorno. Il punto è che noi non abbiamo bisogno di fare paragoni, ognuno ha il diritto di cercare prima e percorrere poi la propria strada, dando il meglio che può a se stesso e agli altri. Il consiglio che vorrei dare a tutte le donne è quello che dò sempre a mia figlia: non porti limiti, sii determinata e insegui i tuoi sogni a testa alta e non abbandonarli mai”.