Possiamo girarci intorno, se volete, e rimandare la notizia a dopo le feste: ovvero dopo che è passato il periodo dove in molti si concedono più glitter del previsto. Invece no, proprio perché sappiamo che sarà il SUO momento è giusto dirvi che: il glitter fa male, malissimo. Una polverina di natura fancy e allegra potrebbe avere ripercussioni su più fronti: sia che si tratti di glitter in gel per capelli, sia che si tratti di lip gloss (magari formato burrocacao) e smalto trasparente. Tutti con le stesse caratteristiche un filo nocive alle quali si associa un nuovo trend per la beauty delle parti intime che ha effetti ancora più nocivi come rivelano i recenti studi affrontati anche dalla CNN. Tra questi?

Premessa: uno dei problemi principali è che negli ultimi mesi la moda dei glitter sta spopolando perché è legata allo Unicorn Trend aka l'amore verso la cultura fantasy. E si declina in decine di modi, compresi curiosi sexy toys da Mio Mini Pony perverso. Nei giorni scorsi i medici hanno lanciato l’allerta contro Il Passion Dust, le capsule vaginali ripiene di glitter. Si introducono un po’ prima del rapporto (lo stesso lasso di tempo che occorre per il Viagra?) e col calore del corpo si schiudono in tempo per produrre una cascata luccicante e profumata “durante”. Sono nocive non solo per l’immaginario sessuale (vengono pubblicizzate con lo slogan “così come dovrebbe essere una donna”, che allontana parecchio dalla realtà), ma anche per il delicato ambiente delle mucosa vaginale il cui ph, se alterato, può scatenare infezioni che temiamo tutte. (Un caso simile ha avuto un esito alquanto drammatico a base di talco per le parti intime).

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Perché il glitter fa così male (insospettabilmente)? Altro problema sul campo: su Instagram sta esplodendo il #glittertongue, le foto con la lingua piena di porporina. Non ci sarebbe nemmeno bisogno di spiegare perché fa male. I glitter sono pezzetti di plastica, e per quanto siano piccoli, ingerirne qualcuno accidentalmente, o inalarlo mandandolo a finire nei polmoni, non è il massimo dell'healthy. Ma il problema più grosso per cui le testate di tutto il mondo stanno cercando di sensibilizzare i consumatori è che quando facciamo la doccia e tiriamo via tutte quelle minuscole particelle luccicanti da viso e corpo, le suddette vanno a finire nello scarico e poi nei fiumi, nei laghi, nei mari. E poi nello stomaco dei pesci, che magari mangeremo noi, se sopravvivono all’overdose di particelle di plastica di cui gli oceani cominciano a essere strapieni.

Insomma, senza scomodare sociologi e analisti, pare evidente che lo Unicorn Trend è un'evoluzione della sindrome di Peter Pan, un modo per rendere il mondo più grazioso e colorato di quello che è, una fuga dalla realtà. Non ci sarebbe niente di male...se poi non compromettesse la nostra salute e quella del pianeta. Quindi rinuncia totale al trend del glitter makeup? Forse una soluzione c’è. A parte usare i filtri glitter Instagram per creare dei falsi storici (pazienza...), esiste un tipo di brillantini che è commestibile, per cui si presume che sia anche biodegradabile.Li usa Coffee By Di Bella, una caffetteria di Mumbai che serve cappuccini luccicanti (che stanno spopolando). E li vendono, anche online, i magazzini britannici Tesco, una confezione da due vasetti, oro e argento, a 3 sterline e mezzo. Forse, per Capodanno non tutto è perduto.

In apertura foto di Mink Mingle Unsplash.com / photo GettyImages.com e courtesy Instagram.com