Bella come una star, fenomeno social, londinese, la make up artist Isamaya Ffrench ha tutte le carte in regola per diventare la nuova Pat McGrath. Dopo essere stata ambasciatrice della beauté di YSL e consulente beauty di Tom Ford e appena nominata global make up artist di Christian Louboutin, questa bellissima e talentuosa artista/truccatrice 29enne ha già ha lavorato con fotografi quali Tim Walker e Nick Knight e rubato il cuore a celeb come Björk, Rihanna, Taylor Swift, Marilyn Manson e Kendall Jenner, ­oltre a 216mila followers su Instagram.

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Dopo avere studiato design 3D al Chelsea College of Art e alla Central Saint Martins, Isamaya ha preso dimestichezza con il make up facendo la truccabimbi alle feste di compleanno. "Adoravo fare pratica. Potevo esprimermi guadagnando", racconta a Madame Figaro. Nel 2010 è entrata a far parte del collettivo artistico The Theo Adams Company. Un giorno il suo amico scultore e performer Matthew Stone le propose di provare il body painting per un servizio per i-D. "Mi resi conto che questo lavoro avrebbe potuto avere senso per me".

"La gente spesso mi chiede la mia visione del bello e il brutto. Queste sono due nozioni molto soggettive. L'emozione deve prevalere sull'estetica. Il mio obiettivo è superare questa versione noiosa e commerciale della bellezza. Una bocca carminio non è solo affascinante: deve essere drammatica", prosegue quest'artista dallo stile istintivo che trasforma modelle e modelli in personaggi come ha fatto a febbraio per la sfilata di Vivienne Westwood facendo di un ragazzo un Pinocchio dal naso ipertrofico.

"Sto cercando di definire la bellezza di oggi. Ciò significa inevitabilmente progresso e tecnologia: 3D, progettazione grafica, interpretazione dei dati raccolti in rete, Instagram... Con un computer puoi creare una rappresentazione completamente diversa di Kylie Jenner, un clone di Kate Moss o di Travis Scott come non li hai mai visti prima. Questo è ciò che mi motiva: creare immagini diverse. Nel mio lavoro mi piace mantenere un'umanità, dei difetti. È facile pensare a un universo idealizzato, pixelato o 100% naturale. La via di mezzo, più difficile da raggiungere, è il riflesso del nostro tempo", prosegue l'artista londinese.

Se ha accettato di diventare la global make up artist di Christian Louboutin è per il gusto degli estremi e della femminilità esasperata dello stilista calzaturiero francese. "Ci siamo concentrati sulle texture e sui colori per rendere omaggio al lavoro di Christian. Detto questo, un rossetto non mi interessa. Ciò che mi attrae è la potenza che questo rossetto ha di creare storie ed emozioni. Vorrei che questa linea di trucco invitasse al gioco, alla versatilità, all' inclusione in modo che tutti possano trovare ciò di cui hanno bisogno", conclude Isamaya.