Siete qui per i Grammy? Questa la domanda del tassista che ci accoglie all’aeroporto di Los Angeles. In realtà ci troviamo in California per il rilancio degli Smashbox Studios, evento celebrato con un party che si rivelerà amazing, come dicono da queste parti. Uno spazio creativo che ricorda un po’ lo spirito della factory di Andy Warhol. Più di duemila metri quadrati dove i fotografi hanno a disposizione set per gli shooting, con piattaforme tecnologiche all’avanguardia e ampie stanze illuminate per il makeup. Un luogo dove i registi possono scattare campagne per i più grandi giornali e riviste, girare video musicali, organizzare eventi e molto altro.

«Abbiamo fatto agli Smashbox Studios un make over totale che celebra 25 anni di lavoro nel campo dell’immagine», afferma Davis Factor, anima del nuovo progetto. Il suo pedigree è tracciabile già dal cognome. Davis è pronipote del celebre Max Factor, che con i cosmetici fece la storia di Hollywood negli anni Trenta. I suoi trucchi si evolvevano a mano a mano che la tecnologia avanzava, quando dal cinema muto si passò al sonoro e dal bianco e nero al colore.

Nel museo in stile art déco di Hollywood, a pochi passi dal teatro dove si svolge la cerimonia degli Oscar, si possono vedere gli “antenati” del makeup che ancora oggi sono attuali e le stanze da trucco con le pareti dipinte per intonarsi al colore dei capelli delle attrici: azzurra per le bionde, verde menta per le rosse, rosa per le brune e pesca per le castane.

Dall’american dream di Max Factor arriviamo ai giorni nostri. Davis usa molto i termini “eredità” e “famiglia”. Con un background simile era naturale che si dedicasse all’espressione artistica a 360 gradi.

Affari di famiglia

La passione per la fotografia nasce da teenager quando, a 13 anni, riceve in regalo la prima macchina fotografica. E da allora non l’ha più abbandonata. «Certo, la tecnologia si è evoluta, siamo passati dai rullini al digitale, ma la macchina fotografica è soltanto un mezzo, quello che conta sono le idee», afferma. E Davis ne ha tante. Come quella di inventare con i fratello Dean, nel 1996, Smashbox, una linea di cosmetici nata per resistere allo stress da shooting. L’intuizione è semplice: durante le ore trascorse sul set sotto le luci il makeup può sciogliersi e deteriorarsi. Da qui l’ispirazione di creare un trucco che incontri i desideri e le necessità di un servizio fotografico professionale.

Smashbox ha però raggiunto un altro obiettivo: rendere l’esclusività democratica, infondendo lo spirito indipendente e anticonformista degli Studios nella vita di tutte le donne. Una filosofia con un credo fondamentale: avere la base perfetta per ottenere un risultato super naturale. Sul set e nella vita di tutti i giorni. «Ero sicuro di tre aggettivi che non volevo appartenessero al makeup dei miei sogni: lucido, scomodo e sgradevole. Così mi sono chiesto come poter rivoluzionare le formule esistenti. Tutto era già stato inventato, soprattutto i colori. Allora mi sono concentrato sulle texture». «Era normale per me raccogliere l’eredità del bisnonno. Fa parte del mio dna. Più che ai trend ho dato importanza all’innovazione, alla qualità e alla facilità di applicazione». Infatti i prodotti sono user friendly e i primer, di varie tipologie e per tutti i tipi di pelle, sono diventati dei veri bestseller.

Davis testa personalmente tutte le nuove formulazioni e, con l’occhio esperto, riconosce quali daranno quello che lui definisce il “wow factor”. Fotografo di star e modelle (davanti al suo obiettivo sono passate praticamente tutte le star di Hollywood) ha voluto rendere il mondo più bello anche per chi non è una celebrity, nemmeno per quindici minuti. In fondo, i selfie insegnano, la vita è il nostro set e ogni momento può essere una photo opportunity.