Libertà di espressione e del femminismo. A Roma, tra i marmi delle sale dei Musei Capitolini, il 28 maggio 2019 la sfilata della collezione Cruise 2020 di Gucci ideata dal Direttore Creativo Alessandro Michele ha visto protagonista l'essenza della Roma antica mixata a riferimenti del mondo contemporaneo (anche) attraverso gli abiti, i gioielli: forse una delle sfilate più politiche del couturier, make-up incluso?

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Gucci

La modella indossa 505 Janet Rust, Rouge à Lèvres Satin Lipstick mixati con glitter rossi. Nella foto di apertura sulle labbra del modello 25 Goldie Red, Rouge à Lèvres Voile Lipstick.

Mickey Mouse, marinière rivisitate, date simboliche: sugli abiti di Gucci by Alessandro Michele capeggiano slogan perché la sua moda vuole veicolare messaggi di libertà. Come un grande fiore, che simboleggia un utero per riaffermare la libertà delle donne (anche) di interrompere una gravidanza. Vuole veicolare messaggi di libertà intesa anche come licenza e possibilità di esprimersi attraverso capelli e gioielli, che possono coprire le orecchie, la fronte e/o il naso, tatuaggi che decorano il viso e il make-up, inesistente o velato/celato/nascosto dalle lenti di maxi occhiali oppure infine lasciato libero, appunto, di essere notato/ammirato/contemplato. Libero arbitrio di dipingersi gli occhi di fucsia o di cerchiarli di nero. A nessun individuo sia vietato sfoggiare labbra rosse. Che siano opache, viniliche o glitterate.