«I miei colori vengono dall’Egitto» diceva Gaby Aghion, parigina per vocazione ma nata ad Alessandria d'Egitto nel 1921. Dalla madre, che si faceva confezionare abiti ispirati alla moda francese, ha ereditato quella passione per lo stile, e all'età di 24 anni si trasferisce a Parigi insieme al marito (e amico d'infanzia) Raymond. Correva l'anno 1945, e Picasso, Tristan Tzara, Louis Aragon, Paul Eluard e Lawrence Durell sono solo alcuni degli intellettuali che ha potuto incontrare e da cui ha potuto prendere ispirazione: la storia è presto fatta e raccontata in trame, comfortwear, ricerca. In una parola: STILE. In quella Parigi iper-sensibile al cambiamento Gaby incontra anche alcuni couturier destinati a segnare la storia della moda, come Monsieur Christian Dior e Jacques Fath, ma soprattutto Elsa Schiaparelli che, apprezzando le sue prime creazioni e offrendole un lavoro, le dà lo slancio necessario per fondare la sua maison, Chloé, una delle prime nel settore del prêt-à-porter di lusso. Il nome è quello di una cara amica, Chloé Huysmans, mentre per lo stile si ispira alla sua visione - modernissima - della donna.

«Voleva abiti in cui le donne potessero vivere e lavorare. Vedeva le donne per come sono al giorno d'oggi, ma eravamo negli Anni '50 ed erano poche le lavoratrici. Aveva una percezione della donna ben diversa da quella che era invece la visione più comune a quell'epoca» racconta di lei il figlio Philippe Aghion. E infatti Chloé offre fin dall'inizio un guardaroba elegante e moderno, caratterizzato da linee disinvolte in opposizione alla rigida formalità dell'haute couture. Il suo spirito innovatore si manifesta anche nelle sue sfilate, che organizza a partire da quella per la collezione Primavera Estate 1958 scegliendo come cornice i caffè della Rive Gauche, in cui stava andando in scena la rivoluzione controculturale dell'epoca. Il successo della maison continua quando la linea romantica, disinvolta e glamour concepita da Gaby Aghion per Chloé incarna le aspirazioni delle giovani donne degli Anni '60, e così via in una lunga cavalcata che ad oggi non si è mai interrotta.

Alla sua personalità forte e indipendente, al suo desiderio di libertà e alla sua ricerca di conoscenza al di fuori dei propri confini, è ispirato Nomade, il nuovo profumo Chloé. Una fragranza che evoca l'evasione e traccia la figura di una donna il cui destino è proiettato verso un viaggio continuo in cerca di nuovi orizzonti, proprio come quello di Gaby Aghion.