Gli esperti di aromaterapia lo chiamano dizionario olfattivo: è lo strumento attraverso il quale i più grandi nasi al mondo creano profumi ma è anche il maxi atlante emotivo con cui gli specialisti del benessere eseguono terapie comportamentali attraverso odori, profumi, aromi ed essenze legate all’infanzia, a eventi più o meno traumatici, a piaceri immediati. L’aromaterapia è una disciplina antica che trova un legame profondo con le erbe aromatiche e i luoghi dove crescono: la natura, poi, porta alla sua estrema potenza il ricordo di certi aromi. Basti pensare a quanto e come cambia il profumo di un bosco notturno rispetto alla sua versione diurna, o di un fiore bagnato dalla rugiada rispetto al suo pieno fiorire. Nel percorso di aromaterpia le altitudini giocano un ruolo fondamentale per avvicinarsi alla purezza di un’essenza: i sensi come l'olfatto possono liberarsi da vizi di forma urbana e lasciarsi stupire con più audacia.

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È nei boschi, nell’attesa della ricerca, che troviamo una lunga storia di aromi capaci di aiutarci nel trovare equilibrio mentale e fisico, scoprire sentimenti sopiti grazie a un’esplosione improvvisa di odori nella loro purezza. La dottoressa austriaca Angelika Riffel definisce la foresta “365 di buona farmacia” perché in certi boschi troviamo gli ingredienti naturali per ottenere benefici quotidiani: proprietaria della farmacia Zur Gnadenmutter" di Mariazell, in Stiria ha fatto di larice in primavera, biancospino in estate, pigne in autunno e aghi di abete rosso in inverno veri e propri ingredienti dai potenti effetti benefici. Ognuno di questi elementi porta indiscutibilmente a vivere sensazioni private che solo la totale assenza di stress, contatti urbani e orologi permettono di godere: nelle più alte foreste austriache provate a osservare fiori, muschi, luci e ad annusare con tutti i cinque sensi i profumi che quei contesti rilasciano. Chiudete gli occhi e lasciatevi travolgere dal potere curativo di alcune emozioni: il ricordo in primis, dato da associazioni di odori-luoghi del passato che ancora oggi stimolano momenti speciali. Consiglio: lasciate che sia un aroma a venire a voi (lo preferirete ad altri e lo desidererete al vostro fianco in piccole boccette da annusare la sera o al mattino) e siate pronti ad abbandonarlo quando un nuovo aroma avrà più forza su di voi. Anche questo fa parte del ciclo aromaterapeutico che segue, segnala, e anticipa i cambiamenti della nostra vita.